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Quella metà di noi
 
Quella metà di noi 2019-05-01 09:36:41 ornella donna
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    01 Mag, 2019
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Vite di Barriera

Quella metà di noi di Paola Cereda è finalista al Premio Strega 2019, un risultato importante e più che meritato. Un libro che fa leva ed evidenzia con perizia la miseria umana, l'arroganza degli arricchiti, la scarsità di valori e di affetti che, purtroppo, e in male, caratterizzano i tempi moderni.
Su tutta la narrazione svetta prepotente un "segreto". Tutti i personaggi in un modo o nell'altro ne possiedono e si confrontano con esso, poiché:
"I segreti sono? Spazi di intimità da preservare, nascondigli per azioni incoerenti, fughe, sguardi, libertà particolari , il trucco che nasconde l'evidenza, pozze in cui saltare, a piedi scalzi, regali senza mittente, errori, vendette. Persone amate. Chi non ha qualcosa da nascondere, ha almeno una verità da raccontare. E la verità, a volte, è il più grande di tutti i segreti."
E di verità da raccontare ne ha parecchia la protagonista del libro: Matilde Mezzalama, insegnante in PET, costretta a fare la badante x un debito da saldare, una figlia Emanuela, con villa nella precollina, due nipoti che frequenta pochissimo. Matilde tutti i giorni parte dal suo alloggio in Barriera di Milano, prende il tram, si reca in via Accademia Albertina , nel centro di Torino, ad accudire il "ingegnere", malato, paralizzato da un ictus, bisognoso di una assistenza continua. E qui c'è la moglie Laura, la badante D'ora, ognuno di essi con un proprio vissuto personale da vivere e da.ascoltare.
Seconda protagonista del racconto è sicuramente "Barriera di Milano" a Torino, un quartiere periferico dal preciso significato:
"Per lei il marchio Born in Barriera non era un certificato di provenienza ma solo uno svantaggio. I palazzi, la parlata, le bande di quartiere, le vite circolari degli abitanti erano segni".
Paola Cereda è particolarmente abile nel ritratto, vivido e preciso, di una pletora di personaggi che riflettono la tipicità della società odierna. La realtà, difficile e composita Delle periferie nella quotidianità è espressa con compostezza e accuratezza. Il vissuto di ognuno di loro compone una narrazione che trascina il lettore in un vortice di emozioni e di sentimento. La scrittura scarna ed asciutta contribuisce a rendere fluida ed avvincente una lettura che non può che stupire ed intrigare al contempo.

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Commenti

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Ornella carissima, leggendo che questo libro era finalista al premio Strega, stavo per chiudere il post. LIBER Delendus . Poi ho letto il tuo nome e la tua eccellente recensione e vabbe'. Se mi capita alle mani , non lo cestinerò subito....
Carissima, no . A me è piaciuto molto. Riflettività, e poi se proprio non ti piace.. be'.. allora.. sai è il bello intrinseco della letteratura.. puoi liberamente scegliere. Cosa c'è di più bello e di libero? Grazie
Ciao Ornella. Leggo recensioni di libri che concorrono al Premio Strega, che ultimamente pare spesso premiare libri/autori che mi tengono a distanza. Vedremo quest'anno come andrà.
Molly Bloom
02 Mag, 2019
Ultimo aggiornamento:
02 Mag, 2019
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Ciao Ornella, interessante come argomento, che rappresenta un pozzo infinitamente profondo per lo scrittore o il poeta, l'importante è come si giocano questa delicata carta. Leggo che ha uno stile narrativo scarno e asciutto, mah non è una prosa che amo a meno che non sia anche originale/intelligente, con sprazzi forbiti e con riferimenti artistici qua e là. Se questi tre ingredienti mancano allora passo, diventa banale e rischia di annoiarmi non poco, anche l'occhio vuole la sua parte. Pure io come gli altri sono scettica verso i libri "da Strega".
Ciao. Sono perfettamente d'accordo con te, visto che l'anno scorso il premio Strega ha premiato La ragazza con la Leica che veramente era quasi indigeribile... Però in questo caso mi sento di premiare questo testo sia per la lettura che per la prosa. Non so se vincerà o meno, so che è un libro che merita. A mio modesto parere.
Ciao. Ribadisco che secondo me è un libro che merita. Dipinge con precisione le realtà di periferia, il rapporto e la scarsità di valori dei tempi moderni , soprattutto con le nuove generazioni . Una bella storia, scritta in modo che non si perde dietro lunghe e inutili osservazioni, digressioni o altro. Arriva al punto dicendo tutto in poco.. poi la lettura è sempre personale e ancor più lo è la piacevolezza..
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