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Seta
 
Seta 2019-03-19 18:31:29 leogaro
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
leogaro Opinione inserita da leogaro    19 Marzo, 2019
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Leggero come la seta, delicato come l'amore

Il romanzo si svolge tra l’immaginaria cittadina francese di Lavilledieu e il Giappone, nella seconda metà del 1800.
Mentre Lincoln combatte una guerra di cui non vedrà la fine e Flaubert scrive una delle sue opere più importanti, il trentenne francese Hervé Joncour, eludendo la carriera militare che suo padre pensava per lui, trae profitti comprando bachi da seta da rivendere al miglior offerente. In breve tempo, egli diviene ricco e tutta l’economia della sua città si reggerà sulla bachicoltura. Purtroppo, un’epidemia colpisce i bachi da seta di tutti i paesi europei e africani. Hervè e il saggio Baldabiou concordano di cercare delle uova sane in Giappone, paese isolato dal resto del mondo dal punto di vista commerciale e che ancora vive in una sorta di tardivo Medioevo. Attraversando Europa e Asia, Hervè giunge in Giappone, dove è accolto al palazzo reale di Hara Kei, un uomo enigmatico che è sempre in compagnia di una ragazzina dalle fattezze occidentali. Tra i due nasce un'intensa attrazione, costituita solo da una triste danza di sguardi. Dopo aver fatto incetta di uova di bachi, Hervè fa ritorno a casa, dove l'aspetta la moglie Hélène. I bachi giapponesi sono sani, e l’economia di Lavilledieu è salva. Ma Hervè non riesce a dimenticare quella ragazza, che gli ha consegnato, furtivamente, un biglietto. “È uno strano dolore... morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai”, dirà a un certo punto. Cercando qualcuno in grado di tradurre il messaggio, Hervè conosce Madame Blanche, un’elegante signora di origini giapponesi che gestisce una casa di appuntamenti.
L’anno successivo, Hervé riparte per il Giappone motivato dagli interessi commerciali e dalla voglia di rivedere l’enigmatica ragazza: ci riesce, ma lei è sempre trincerata in un lontano sguardo pieno di desiderio. Intuendo che essa sia legata ad Hara Kei in qualche modo, Hervè conclude gli affari e riparte. Nei successivi anni, Hervè compirà altri viaggi, animati dalla speranza di incrociare lo sguardo profondo della ragazza. La moglie Hélène ha capito tutto e dirà che: “Se lui vuole andare laggiù, io posso solo dargli una ragione in più per tornare”.
1864: Hervè trova il Giappone distrutto dalla guerra civile. Riesce a trovare la carovana di Hara Kei, sfuggito dalla guerra, ma non rivede la ragazzina. Anzi, Hara Kei, che ormai è al corrente dell’attrazione tra i due, gli intima veemente di non far più ritorno in quel luogo. Così, Hervé rientra in Francia senza i bachi; l’intera economia di Lavilledieu precipita. Poco dopo, Hervè riceve una lettera interamente composta da ideogrammi giapponesi: è facile, per lui, dedurre che il mittente sia proprio la misteriosa ragazza, così ritorna da Madame Blanche per la traduzione. Nell’intensa lettera, la ragazza gli confessa l'amore che non ha mai potuto esprimergli ma … (non è spoiler) solo alcuni anni dopo, egli scoprirà una sconcertante verità su di lei, sperimentando nuove prospettive di vita.

Storia scorrevole, breve come tutti i testi di Baricco, in cui si alternano pagine di stile più aulico e fascinoso ad altre di minor intensità, restando però, nel complesso, sopra la media. E’ la storia di un amore, di una passione platonica vissuta, alternando nel racconto, punti di vista maschili e femminili e che lascia nel lettore una piacevole sensazione di delicata leggerezza.

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altri libri di Baricco, ma anche Margaret Mazzantini
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