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Un 'viaggio' lungo un mese.
La paura, si sa, gioca brutti scherzi. La paura del cambiamento che a volte è spaventoso ma indispensabile, intimorisce e blocca il buon vivere e la gestione delle emozionalità.
Nel libro 'Per dieci minuti' l'autrice Chiara Gamberale ci racconta con brio e leggerezza il diario di un 'mese terapeutico' della protagonista (Chiara, appunto) ovvero, la 'trovata' della psicologa per aiutare la paziente ad interessarsi nuovamente alle sensazioni, al pathos e alla quotidianità, in sostanza, per far sì che quest'ultima ritorni più velocemente possibile ad uno standard di normalità e di pienezza gioiosa.
Perché Chiara è giovane, ha quasi 36 anni quando 'subisce' la separazione dal marito con cui è sposata da dieci, anche se la loro storia dura da molto più tempo essendo, i due, sostanzialmente cresciuti insieme. E quando un matrimonio o una storia d'amore si chiude, è risaputo che la colpa non sia attribuibile in toto ad una sola delle due parti, ma qua ho intenzionalmente scelto il verbo 'subire' proprio per sottolineare la passività con cui si muove la nostra simpatica protagonista, in lotta con una profonda e affossante incapacità decisionale cronica che le impedisce di mollare l'uomo con cui ormai non riesce più a condividere quasi niente.
Nello stesso periodo in cui suo marito le comunica per telefono che non rientrerà dall'estero dove si trova per lavoro, a Chiara succedono, tra l'altro, un sacco di altre cose spiacevoli.
“L'unica a non avercela più, una vita, ero io. Al suo posto una massa informe, sfilacciata, ferita, che come unico perno su cui girare aveva lo smarrimento. Passato il momento del dolore insopportabile, poi, non c'era più neanche quello a farmi compagnia. Andavo a letto e l'unico pensiero prima di addormentarmi era la speranza di non risvegliarmi.”
Dunque, tutti i giorni, per un mese a fare una cosa nuova, mai fatta prima, uscire dagli schemi abitudinari per ritrovare la voglia di vivere, smettere di avere paura e abbandonarsi al nuovo, sembra essere l'unica medicina portentosa nonché sana opzione per ricominciare a godere dei colori e dei profumi di madre natura, di occasioni, sensazioni ed energie positive provenienti da nuove conoscenze e nuovi amici, ma principalmente, dalla persona più importante che ognuno di noi ha, sé stessi.
'Per dieci minuti' è un libro di veloce e facile lettura (180 pag) il cui messaggio principale, in buona sostanza, è un inno alla vita e come tale, indicato certamente a chi sta passando momenti ostici e di grandi delusioni. Non è però il capolavoro che credevo, (l'autrice, al momento in cui scrivo, è ai primi posti in classifica con l'ultima opera), perché con una scrittura forse troppo semplicistica e in alcuni passaggi, abbastanza scontata.
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