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La verità ci lascia nudi...
La Cenciarelli ha scritto un libro in cui non salva proprio nessuno, ha costruito dei personaggi indigesti con il "peggio" degli uomini e delle donne e li ha fatti interagire fra loro, dando vita ad una sorta di esperimento sociale in cui tutti perdono.
La verità è che puoi essere intelligente, indipendente e realizzata quanto vuoi, ma se soccombi psicologicamente ai giochetti infami di uomini anaffettivi senza dignità alcuna, allora hai perso.
La verità è che puoi essere brillante, fascinoso, seducente e colto quanto ti pare, ma se ti manca il coraggio delle tue azioni e se sei affetto da machismo con degenerazioni narcisistiche, allora hai perso.
La verità è che puoi essere stata ferita, stare dalla parte della ragione e urlare la tua sete di giustizia al mondo con tutta la voce che hai, ma se per farlo sei disposta a giocare sporco, allora hai perso.
In queste pagine tutti perdono tutto, chi la dignità, chi il lavoro, chi la vita...
Quanto più sei rigido nei confronti del mondo, quanto più rifiuti di prendere coscienza del tuo corpo, tanto più andrai in frantumi al primo tocco.
Quanto più cerchi di coprire le tue fragilità con spesse coperte di cinismo e distacco, tanto più ti ritroverai nudo, a terra, tremante e ghiacciato dalla stessa freddezza che hai sempre elargito al tuo prossimo.
Quanto più cercherai di usare la debolezza altrui, tanto più sarai usato...e umiliato.
Una legge del contrappasso che non perdona nessuno.
Un libro che parla di vendetta, di odio, di potere, di malattia e di malaumanità.
Un libro che parla dei nostri limiti, oltrepassando i quali, rischiamo di ritrovarci nudi, indifesi, e di guardare in faccia quella parte di noi che ci fa paura perché non sapevamo neanche ci appartenesse.
Estremamente realistico, nel senso proprio di un realismo portato all'eccesso.
E la scrittura è schietta, diretta, apparentemente semplice, ma dura...esattamente come coloro che popolano il libro.