Dettagli Recensione
Scivolare dolcemente fra le parole
Valentina D’Urbano sa scrivere. E anche molto bene. Un lessico impeccabile e fluido, che sa rendere il libro estremamente piacevole, non annoia e regala piccole perle metaforiche davvero toccanti e indimenticabili.
La narrazione scorre fluida, il desiderio di sapere come prosegue la storia capitolo dopo capitolo è insaziabile.
Chi si aspetta di trovarsi di fronte ad un semplice romanzo rosa, si ricreda: è una candida delicata storia di formazione, che non risparmia dolori e soffrenze molto grandi con cui bisogna convivere tutta la vita o che difficilmente si rimarginano.
L’unico difetto che gli riconosco? I due protagonisti, che all’inizio ho trovato abbastanza insopportabili, molto piatti e banali, niente di diverso rispetto a migliaia di personaggi simili presenti in altrettanti romanzi del genere.
Entrambi però si prendono il riscatto verso il finale, dove essi sono artefici di svolte molto belle e/o inaspettate.
Mi hanno conquistata fin da subito e fino all’ultimo, invece, i personaggi secondari, a mio parere molto più caratterizzati e significativi rispetto ai due protagonisti pur nei loro ruoli secondari.
I miei più sinceri complimenti all’autrice, di cui leggerò al più presto e molto volentieri qualcos’altro.
Indicazioni utili
La narrazione scorre fluida, il desiderio di sapere come prosegue la storia capitolo dopo capitolo è insaziabile.
Chi si aspetta di trovarsi di fronte ad un semplice romanzo rosa, si ricreda: è una candida delicata storia di formazione, che non risparmia dolori e soffrenze molto grandi con cui bisogna convivere tutta la vita o che difficilmente si rimarginano.
L’unico difetto che gli riconosco? I due protagonisti, che all’inizio ho trovato abbastanza insopportabili, molto piatti e banali, niente di diverso rispetto a migliaia di personaggi simili presenti in altrettanti romanzi del genere.
Entrambi però si prendono il riscatto verso il finale, dove essi sono artefici di svolte molto belle e/o inaspettate.
Mi hanno conquistata fin da subito e fino all’ultimo, invece, i personaggi secondari, a mio parere molto più caratterizzati e significativi rispetto ai due protagonisti pur nei loro ruoli secondari.
I miei più sinceri complimenti all’autrice, di cui leggerò al più presto e molto volentieri qualcos’altro.