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La famiglia
Teresa Ciabatti ha, sicuramente, un tema che le è particolarmente caro: quello della famiglia e dei meccanismi che instaurano tra fratelli. E’ questo il tema precipuo del suo ultimo romanzo dal titolo un po’ scarno: Matrigna.
La storia è quella della scomparsa di Andrea. Andrea è un bambino bellissimo e ha una sorella Noemi:
“al momento della sparizione Andrea aveva sei anni. Che bambino bellissimo, si fermavano le persone per strada. Da chi avrà preso gli occhi azzurri? E perché, la padronanza di linguaggio? Si vede che è un bambino speciale. Mettendogli una mano sulla testa, la mamma replicava: sì. Lo pettinava, capelli d’oro, mormorava spazzolandolo di fronte allo specchio che rimandava l’immagine di un angelo, un putto, e io in un angolo. Seduta sul bordo della vasca, sulla tazza del water. “
Questa scomparsa segna per sempre il percorso di vita di Noemi, che, comunque, cresce, va a scuola, all’Università a Roma. Si fidanza con Davide, fa la traduttrice. Ma un giorno il padre muore e la madre le chiede di tornare al paesello. Pensa di trovare una madre in preda ad un dolore immenso. Trova una donna molto curata, che frequenta Luca, un giovane. Non riconosce più la genitrice e inizia a porsi domande insistenti, soprattutto sul ruolo e la figura di Luca, un uomo su cui pesa una vecchia indagine, ormai archiviata, su di un suo possibile ruolo legato alla scomparsa di un bambino. Chi è veramente costui? Cosa vuole da sua madre?
Un romanzo duro, sofferente, dove:
“La famiglia dispiega tutte le sue ossessioni, manifestandosi prima come rifugio, e poi come condanna.”
Una vicenda torbida ed angosciante, che esplora in profondità il difficile equilibrio che intesse i rapporti familiari, l’essere madre, l’essere figlia e i loro significati differenti. Un linguaggio crudo ed ironico per una lettura che induce ad una riflessione complicata e complessa, come la natura umana e i suoi meccanismi, qui narrate. Una lettura che non mi ha entusiasmato per una prosa scarna e una vicenda che attrae poco.
Indicazioni utili
- sì
- no