Dettagli Recensione
Top 500 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Ahimè troppo breve
Inutile spendere parole per introdurre un mostro sacro della letteratura italiana. Forse lo è anche ricordare che questo breve racconto è il primo di una trilogia che si conclude con “Il cavaliere inesistente”. Del secondo, “Il barone rampante”, ho un simpatico ricordo poiché, come per molti miei coetanei, è stato per me una piacevole lettura che risale a diversi lustri fa. Regolarmente riaffiora dalla mia memoria Cosimo Piovasco di Rondò.
La storia di Medardo di Terralba è invece una splendida allegoria utilizzata per riflettere sulla convivenza del bene e del male nei cuori e nelle coscienze di ogni essere umano. Divertente e fiabesco ma ahimè brevissimo, ha allietato poche ore di un pomeriggio finalmente nevoso nella città che tanto ha amato il compianto cantastorie.