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L'animale femmina
 
L'animale femmina 2019-01-21 14:03:06 antonelladimartino
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
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antonelladimartino Opinione inserita da antonelladimartino    21 Gennaio, 2019
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L'animale ribelle

Nella nostra specie, l’animale femmina nasce non di rado in cattività, partorito e allevato in gabbie dalle sbarre strette, rafforzate per non lasciare spazio alla complessità, al dubbio, al difficile imbarazzo della scelta. Oltre le sbarre di casa se ne alzano altre non meno contorte, in un microcosmo ostile dove le regole scritte valgono poco e quelle non scritte le devi imparare sulla pelle, dove studiare è un diritto che si paga caro, dove lavorare è un dovere ma anche un privilegio.
La protagonista di questo romanzo tenta faticosamente di orientarsi in un labirinto angusto e soffocante, di evadere dalle caselle di un gioco perverso, imposto in famiglia e ribadito dopo, nella famiglia della famiglia, nella società in cui vorrebbe studiare per imparare qualcosa di solido, oltre il percorso ingannevole scritto da altri. La protagonista impara subito che il doppio legame psicologico e sociale prospera ovunque, affermando con le parole e negando a gesti, imponendo una regola e punendo se la seguii. Non rimane nemmeno la possibilità di rifugiarsi nella schizofrenia, scacciata dai manuali diagnostici dove imperano gli spettri.
Sei nata femmina e la misoginia inizia a ferirti tra le lenzuola di casa. La madre non offre sostegno, ma costrizione. Cerchi punti di riferimento e trovi contraddizioni. Cerchi la vita fuori di casa e trovi le trappole che ti aspettano, a fauci aperte.
Il caso di impone un incontro speciale: qualcuno che sembra diverso e ti fa intravedere una via d’uscita, che in breve si rivela una trappola ancora più subdola, non meno pericolosa. Eppure, quando sembra che il ragno ti abbia ormai imprigionata nella sua tela, scopri che puoi tirare i fili, se guardi il mostro in faccia e scopri finalmente la tua forza, svelando il disegno che si nascondeva dietro le apparenze, la debolezza che si travestiva la forza.
La scelta lessicale di questo romanzo è raffinata; il ritmo fluido, privo di banalità, senza forzature. I protagonisti li riconosciamo subito, in qualche modo li abbiamo già incontrati, anche se forse non ci aspettavamo di ritrovarli qui.
In sintesi, un romanzo da premiare, ancora.

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Commenti

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Ottima e convincente recensione, Antonella! Grazie! :)
Ciao Laura! Grazie a te:)
siti
22 Gennaio, 2019
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Bene bene, fa piacere saperlo. Me lo segno.
Ottima idea!
4 risultati - visualizzati 1 - 4

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