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La bellezza della famiglia
Le emozioni, l’amore, i sentimenti, ma anche le difficoltà della vita e delle famiglie, sono alcuni dei temi insiti nell’ultimo libro di Raffaella Verga, dal titolo: Solis. L’autrice ha già pubblicato sei romanzi, tra cui: Con gli occhi degli altri, Storia di un’altra donna,Ma perché proprio a me? Ed altri.
Chi è Solis? Solis è una giovane ragazza alle prese con tanti problemi esistenziali. Lei si definisce una “sfigata”, non è contenta di nulla e di tutto ciò che la circonda, è perennemente arrabbiata con tutto il mondo. In primis è adirata con la sua madre biologica, Ofelia, colpevole di averla fatta nascere in Perù e poi averla abbandonata con la sua morte. Il vuoto esistenziale è forte, e lei è impreparata ad affrontarlo. Certo non la aiuta la scuola, e quei “bulletti” che la deridono. Non l’aiutano i professori, la Preside che la sospende dopo che lei ha dato una testata ad un suo compagno che la importunava. Ma soprattutto non la aiuta quel surrogato di famiglia, nella quale si trova a vivere e a crescere:
“La mia famiglia era proprio particolare, una strana famiglia dove non vi erano parentele vere o legami di sangue, a parte fra Chiara e me, ma solo la voglia e il piacere di vivere insieme. (…) La base solida sulla quale poggiava era più un forte senso di amicizia e grande complicità nei confronti del mondo esterno.”.
La confusione regna sovrana. Per di più ci sono segnali inquietanti di una possibile disgregazione di tale nucleo, che già soffre di un delicato equilibrio che minaccia di rompersi ad ogni piè sospinto. I segnali sono: mancata mareggiata terribile che distrugge tutto e segna l’inizio dell’inverno, la partenza improvvisa ed inaspettata di Beatrice per la Patagonia, il mancato arrivo annuale della fotografia di Seba, unico collegamento di Solis con il suo passato in Perù. E poi la gravidanza di Chiara, la sua mamma adottiva, che la rendeva intrattabile ed isterica. Negli occhi di Solis, non poteva che:
“leggersi la malinconia per un posto lontano.”.
A Solis, così, non resta che accettare la fuga con il bel Gianluca, fuggendo via lontano dai tanti problemi. La sua fuga è una tragedia per gli altri componenti, sconvolti e con difficoltà di comprensione, e a loro volta alle prese con difficoltà personali. Solis tornerà? Con la sua fuga colmerà quella sofferenza che da sempre la accompagna?
Un libro che affascina; che affronta con sapienza e perizia i delicati meccanismi intrinsechi alla famiglia. Ma non solo, tantissimi i temi trattati: dal bullismo, alle difficoltà adolescenziali, alla scuola e al suo ruolo determinante nei meccanismi di crescita dei giovani, l’importanza delle proprie radici individuali. Su tutto, collante universale, c’è l’amore. L’amore che permette di superare tutte le difficoltà e tornare a vivere “normalmente”, che funziona sempre, nonostante tutto!
Una bella storia, poetica, intimistica, ed emozionante. Ben congegnata, per una lettura che a tratti sa far sorridere, a tratti immedesimarsi nel contenuto, e fa soffrire, con equilibrio e capacità narrativa. Ottima lettura.