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Gli abiti e i sogni, una storia nella storia
Cristina Caboni edita La stanza della tessitrice: un romanzo magico e bellissimo sul mondo della moda, dei tessuti e del confezionamento nonché dei ricami degli abiti. La protagonista impara sin da piccola l’importanza delle stoffe, proprio attraverso una bellissima filastrocca:
“La seta è delicata e liscia come una carezza, anche il velluto è liscio, ma è più come un abbraccio. La lana invece è calda e pizzica come un rimprovero, devi fare attenzione con lei. La lana ha un brutto carattere. Il cotone è più simpatico, è allegro come un bacio. Il libo è fresco come il vento. Se ti piace il cielo puoi dipingerlo sulla stoffa, anche le stelle e il sole. Ci puoi mettere pure il mare. Così il tuo vestito sarà più bello e tu starai bene.”.
La tessitrice è la protagonista indiscussa di questo libro. Lei aveva:
“dita che correvano rapide sul tessuto, inventando i ricami, tessendo storie di altre donne, fissandone i sogni sulla stoffa. Per questo la chiamavano “tessitrice di sogni”: perché inseriva nei vestiti dei sacchetti che racchiudevano i desideri di chi li indossava, insieme a fiori, semi e portafortuna. Ricamava sui tessuti i simboli. (…) Il triangolo col vertice superiore che simboleggiava la vita, mentre quello rivolto verso il basso rappresentava la morte. Uniti diventavano una clessidra nella quale scorreva l’esistenza di ognuno. Il pettine e il rombo uncinato per la protezione, la croce che doveva dividere le sciagure. L’albero della vita per la prosperità e la spirale per l’infinito.”.
Certamente sembrano proprio abiti intessuti di sogni quelli che Marianne mostra a Camilla. Li ha confezionati la madre di Marianne per la sua figlia Adele, una figlia perduta in tenera età e mai conosciuta. Marianne ha quindi sempre avuto una sorella, ma ne ha sempre ignorato l’esistenza. Sua madre glielo confessa in punto di morte, strappandole la promessa di ritrovarla. Ora non può che chiedere aiuto a Camilla per questa indagine. Camilla che lei ha cresciuto come quella figlia che il destino le ha negato, che intraprende una lunga strada tortuosa alla ricerca di una verità sconcertante.
Una lettura magica e di gran fascino, commovente ed assai intrigante. Un continuo rimando all’oggi e ad un passato che fu. Personaggi bellissimi e ben descritti, una trama di notevole spessore narrativo, con una prosa veloce e molto descrittiva. Nell’ottica decisiva che:
“L’abito non deve appendersi al corpo, ma seguire le sue linee. Deve accompagnare chi lo indossa, e, quando una donna sorride, l’abito deve sorridere con lei.”
Stupenda ed affascinante lettura.