Dettagli Recensione
Silke il Tirolo e Marsiglia
Trama ben strutturata, l'attenzione del lettore è catturata subito, ottime le differenze evidenziate tra i luoghi descritti, e i personaggi principali son ben caratterizzati e delineati.La protagonista è Silke, giovane rampolla austriaca figlia di un benestante, un'ipotetico scandalo che verrà svelato solo verso la fine del testo, rovina l'immagine del padre e Silke è costretta a cambiare aria, dal Tirolo si trasferisce nientedimeno che a Marsiglia. Qui è molto bravo l'autore a descrivere gli approcci della giovane ragazza in un luogo dai colori, dai modi, dai costumi completamente diversi dal posto natio. Silke subisce il fascino di questa città di mare, allo stesso tempo però è spaventata e vive anche momenti cruenti. Non si scoraggia Silke e piano piano apprezza questa nuova realtà per poi sbocciare come un rosa, grazie anche alle persone conosciute, soprattutto Didier, un ragazzo dal vissuto difficile. Come dicevo in apertura ho apprezzato molto le digressioni sui luoghi e voglio concludere con due estrapolate in merito, una sul Tirolo(p123)
...""non vedo l'ora che Didier sistemi la nuova serratura. Voglio fargli ascoltare il Tirolo.Philip Glass l'ha trasformato in musica.C'è tutto fra quelle note: il volo delle aquile, le nuvole e la solitudine dei lupi che si aggirano , la notte, per i boschi"""
e poi su Marsiglia(p74)
...""che strano quasi tutti considerano Marsiglia un luogo oscuro e pericoloso.Invece Didier l'ha sempre amata . In fondo , se lui c'era , se lui esisteva , era merito di questa imprevedibile città che ha sempre ingarbugliato a tal punto le esistenze dei suoi abitanti da rendere impossibile la solitudine , sostituendo alla monotonia del bianco l'infinita coloratura del caos"
Bel libro