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Sei ossessionato da quella vecchia storia
Bambinate di Piergiorgio Paterlini sfata il mito dell’infanzia concepita come età della purezza e dell’innocenza.
Nossignori, i bambini non sono innocenti, sanno essere davvero cattivi, lo aveva già sostenuto Pasolini: “Il conformismo degli adulti è tra i ragazzi già maturo, feroce, completo. Essi sanno raffinatamente come far soffrire i loro coetanei: e lo fanno meglio degli adulti perché la loro volontà di far soffrire è gratuita. È una violenza allo stato puro” (Pasolini, Lettera a Gennariello),
Dopo cinquant’anni
(Venerdì santo 3 aprile 2015
16 aprile 1965 venerdì santo via crucis)
il narratore – ormai divenuto ricercatore affermato ed espatriato - torna al suo paese natale e viene tempestato dai ricordi (“Quando la Processione, terminato il suo lungo giro, ritorna sbucando da una via laterale, sono ancora lì, paralizzato da questo viaggio nel tempo”) nel venerdì santo (“Un altro Venerdì Santo, cinquant’anni fa esatti”). L’occasione del ritorno è una rimpatriata: la classica cena di classe (“La quinta elementare Marconi del 1965 si ritrova a festeggiare i cinquant’anni”). Proprio lì, nel paesino, tanti anni prima si è consumato un atto crudele di bullismo nei confronti di Dennis detto Semo, il compagno più debole. Lui aveva assistito all’infamia, ma non aveva avuto la forza di contrastare la violenza del branco e si era comportato come Ponzio Pilato…
Ma Ponzio Pilato oggi è risoluto: vuole affrontare Ermes, il responsabile (“Sei ossessionato da quella vecchia storia”), reagire a scoppio ritardato e sfogare un dolore covato per tanti anni…
Giudizio finale: vindice, atroce, punitivo.
Bruno Elpis