Dettagli Recensione

 
Divorare il cielo
 
Divorare il cielo 2018-09-09 06:44:12 LittleDebbie
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
LittleDebbie Opinione inserita da LittleDebbie    09 Settembre, 2018
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Gusci sospinti dalla corrente delle acque

La lettura di “Divorare il cielo” inizialmente mi prendeva, mossa dalla conoscenza iniziale dei personaggi.
Con l’andare avanti delle pagine, però, ho cominciato a percepire come fosse tutto completamente e soltanto raccontato.
Teresa, che narra in prima persona il suo passato, sembra apatica, come se nel raccontare non abbia alcun tipo di intonazione.
Racconta – velocemente – della sua infanzia ed adolescenza, ma non si riesce a percepire quando si sviluppò l’amicizia tra i ragazzi, né incomprensioni, né l’amore narrato.
Ci sono pochissimi dialoghi e non si riesce ad empatizzare con i personaggi che sono poco caratterizzati ed approfonditi. Quando l’autore potrebbe farlo, Teresa pensa di sorvolare, non chiedere, non disturbare. Una volta va bene, quando invece è sempre così ci si comincia a domandare se non sia voluto dall’autore stesso per non dover entrare nel dettaglio.
La protagonista del romanzo, a mio parere, non è caratterizzata al meglio, come gli altri personaggi della storia. È debole, succube, senza carattere. Basti pensare che più di una volta si lascia convincere a fare cose senza pensarci su, soltanto per cercare di sentirsi parte del gruppo senza però riuscirci mai. Si continua a sentire sempre una sorta di estranea (forse perché fa finta che non le importi nulla).
Ma anche Bern non è da meno, cerca un ideale da seguire e si butta a capofitto nel credere a determinate persone soltanto perché hanno la sicurezza nella loro voce.
E non parlano. Mai. O, quantomeno, parlano poco. Non discutono mai, non parlano dei loro dubbi, si lasciano trasportare e guidare, prima da uno, poi da un altro.
Persino i genitori di Teresa sono “strani”, per così dire. Non sono figure genitoriali sane; basti pensare che, per orgoglio o qualsiasi altra cosa, non hanno mai raggiunto la figlia. L’hanno semplicemente ignorata, alla fine. Scappando. Senza volerla vedere quando lei è tornata a Torino (il padre). La madre non ha invece fatto o detto niente per dissuaderla.
I personaggi sembrano tutti gusci vuoti sospinti dalla corrente delle acque.
Lettura sotto certi versi interessante che però si perde per cercare di creare suspance, rendendo i personaggi un po’ inverosimili che sembrano conoscere l’uso della parola soltanto in parte.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
no
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca