Dettagli Recensione
La solitudine dei numeri primi
Il fatto che il sedicente scrittore Paolo Giordano scelga come protagonista della vicenda un delinquente paranoico che abbandona la sorella ritardata su una panchina del parco, e che non viene neppure punito dalla legge per questa infamia la dice tutta sulla qualità del suo romanzo...
Per non parlare del comportamento della giuria del Premio Strega: un corto circuito mentale collettivo, o, parafrasando Il padrino di Coppola, un'offerta che non si poteva rifiutare da parte della onnipotente Mondadori di Sua Eminenza.
Sono veramente atterrito. L'unico spiraglio consolante è che i miei (per ora) pochi lettori (ho pubblicato due romanzi storico con l'editore Falzea) un romanzo come quello sicuramente lo eviteranno come una malattia contagiosa.
Un caro saluto a tutti