Dettagli Recensione
Viaggio interiore
Il primo Premio Strega della storia è un romanzo scritto magistralmente, un viaggio interiore, innanzitutto, attraverso una variegata galleria di personaggi, e poi boschi minacciosi, sentieri interminabili, forre e dirupi.
L'accostamento con Kafka è inevitabile se si pensa all'angoscia onirica che percorre tutta la narrazione e che arriva al lettore con una pressione ferma e costante a cui non si può sfuggire.
Ci si chiede più volte se il protagonista sia ancora vivo o già inconsapevolmente passato oltre, vagante in un limbo o nella valle oscura di biblica memoria, attraverso una terra sorda ad ogni primavera.
Così è, per molti versi, perché questa è la storia di una rinascita, dove la clemenza di chi scrive, a differenza di quanto avviene con Kafka, finisce per assolvere i suoi antieroi, l'umanità intera e non ultimo chi legge.
Emoziona nel profondo, questo libro, amaro come una buona medicina.
Imperdibile.
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Commenti
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Ciao Cri :-)
@Bruno: vediamo cosa ne pensi (anche di Ninfa plebea) :-)
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Ho l'impressione che in Italia sia appunto uno scrittore più citato che letto.