Dettagli Recensione
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Tragedia in terra di confine
Pietro Spirito scrive Il suo nome quel giorno, che racconta con profondità e sapienza narrativa una tragedia nella terra di confine. Una ricerca all’interno di una propria identità, condotta con un’arguzia speciale.
Il libro racconta il caso di Giuliana Striano, che:
“Eri volata a Trieste dagli eleganti quartieri bianchi di Cape Town per trovare tua madre, una persona della quale fino a pochi mesi fa neppure sospettavi l’esistenza.”
Dunque la conseguente urgenza di sapere e di comprendere animano dall’interno la nostra protagonista che si incontra con l’unico che è in grado di aiutarla. Un archivista che è abituato a rovistare nel passato e ad ordinarlo per mantenere intatte le tracce. Così segue le orme di Giuliana, che in realtà si chiamava Giulia, e trova la madre Vera. Ma scopre anche un dramma nel dramma che lega indissolubilmente le due donne, di rara intensità e bellezza interna.
L’autore compie con questo testo un viaggio nella cultura dalmata, e in particolare nelle storie dei profughi istriani, abbandonati dalla Storia e dalla memoria. Un viaggio commovente, intenso e profondo, che colpisce ed intriga il lettore.