Dettagli Recensione
Amore al veleno
"GIURATI. PRIMA CHE VI PRONUNCIATE, HO DA MANIFESTARE IL MIO RISENTIMENTO PER PURIFICARMI.
HO IMPARATO A TOLLERARE LE PERSONE CONVINTE DI STARE NEL GIRONE DEI RETTI.
UOMINI E DONNE PERSUASI DI ESSERE STATI INVESTITI DI UNA MISSIONE MORALIZZATRICE DELL'UMANITA': CATECHIZZANO, REDIMONO, CASTIGNANO E, SE NON FUNZIONA, ABBRACCIANO IL GRANDE TOTEM DEL DILEGGIO.
NOI DEL GIRONE DEI FUORVIATI NON POSSIAMO FARE ALTRO CHE GUARDARE E AL MASSIMO ESIBIRE I COCCI DELLA NOSTRA INTEGRITA' PERDUTA AL GRANDE OCCHIO DELLA LORO SUPERIORITA'."
Ho letto questo libro in un giorno, e non solo perché breve...confesso di essere stata rapita da Desiati, nonostante abbia sentito, per tutto il tempo, una nota stonata.
Mario Desiati mi era piaciuto molto nel libro "Il paese delle spose infelici", mi piace la sua scrittura precisa, la ricerca delle parole scelte con cura, quel velo poetico e malinconico con cui riveste tutte le sue storie, mi piacciono le sue ambientazioni, che poi sono le mie, la mia terra...tra Taranto e Martina Franca, con i suoi trulli, i muretti di pietre a secco e l'ombra minacciosa dell'Ilva ad oscurare il mare che s'increspa al sole.
Eppure eppure...stavolta c'è stato qualcosa che non mi ha convinto in pieno.
L'argomento è molto delicato e, quindi, facilmente attaccabile sotto tanti punti di vista, ma nel mio caso non è stato un problema di "giudizio" per il tema trattato, anzi...ritengo che l'abbia saputo "maneggiare" con intelligenza, per quanto non sia semplice parlare di un amore tra un alunno di scuola media ed una sua insegnante.
Ma la nota stonata che ho percepito io riguarda l'assenza di struttura e di intensità di quella che avrebbe dovuto essere "la scena madre" del romanzo, il momento clou in cui tutto avviene e da cui partiranno poi tutte le considerazioni successive.
Questo ha fatto sì che il protagonista (narratore) avesse un'identità sfocata, un po' liquida e che a tutta la storia mancasse un "centro".
Ho preferito le storie parallele che fanno da contorno, i personaggi secondari, a cui ha saputo dare, con pochi tratti, una forza ed una personalità maggiore.
La cosa strana però è che, nonostante abbia trovato dei difetti, alla fine il libro mi sia piaciuto, non posso negarlo.
La bellezza della scrittura probabilmente ha preso il sopravvento sul resto, l'intensità e la poesia di alcuni passaggi hanno dato solidità alle parti che io ho sentito instabili.
Insomma, un libro imperfetto...le cui imperfezioni però non tolgono fascino e bellezza alle parole contenute.
Mah, i misteri della lettura.