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Voragine
 
Voragine 2018-04-10 06:35:42 Mario Inisi
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    10 Aprile, 2018
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E dopo quei giorni altri giorni

A metà tra La Strada di Cormac e uno dei deliranti testi di Moresco, la scrittura di Voragine è molto interessante: magnetica, ipnotica, più vicina alla poesia che alla prosa, una poesia che è quasi una cantilena con frasi brevi e ripetizioni che aumentano e potenziano il senso di solitudine, di delirio e alienazione. L’ambiente descritto è metafisico e la situazione è a metà tra realtà, allucinazione e delirio. Si suppone una situazione apocalittica con piaghe di gravità crescente e orrore di vivere crescente, con la follia che prende il sopravvento su ogni elemento di umanità. Non si riconosce il confine tra sogno, allucinazione e realtà: gente che sparisce come fatta d’ombre ma cadaveri reali e corpi smembrati, cani e automobili vuote e abbandonate. I cani (o forse i lupi), che come ombre invadono le città, sono meno feroci degli uomini che si squartano, mutilano e sbranano tra loro. Non è tanto la solitudine, la fame o il freddo e nemmeno la malattia la cosa peggiore. La cosa peggiore è la perdita di ogni barlume di razionalità, sentimento e di umanità.
Molto bella la voce e la figura del protagonista Giovanni che cammina per questo mondo imbastardito muovendosi come un veggente che però non vorrebbe vedere. Bellissime le (rare) incursioni dello scrittore nel testo che suggeriscono contemporaneamente la presenza di una coscienza più vasta di quella di Giovanni ma anche uno sdoppiamento della stessa coscienza di Giovanni e forse un principio di follia. Interessante è la traslazione di coscienza con Io che vede Giovanni come in un rovesciamento di ruoli o di identità dominante. La scrittura è bellissima, senza cedimenti. Anzi andando avanti si fa sempre più intensa. Le prime pagine mi erano sembrate un pochino monotone. Bisogna prendere il ritmo della scrittura, lasciarsi ipnotizzare e trascinare dal fiume di parole. Nel finale la scrittura rende il massimo. Molto bello il tocco di verde sul finale.

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Commenti

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Mario, la tua recensione è assai invitante. Devo dirti però che non ho mai sentito parlare di questo autore. Pertanto attendo.
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
10 Aprile, 2018
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E' un esordiente del premio Calvino 30 edizione. Il libro merita, la scrittura è davvero molto curata. Credo che potrebbe piacerti se ti è piaciuta la strada di Cormac.

01 Settembre, 2020
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Ma quale Moresco... Moresco è un bluff, non emoziona e non sa scrivere, e non ha nulla da dire, a parte ciò che ripete sempre, cioè che scrive da quarantanni per dirci una cosa importantissima che non si sa qual è. Esposito altra razza, scrittore vero, non c'è paragone. Voragine miglior romanzo italiano degli ultimi vent'anni.
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