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Un amore impossibile: Mirta ed Ilie
Mirta è una donna di circa 30 anni, originaria della Moldavia, vive a Roma e lavora come badante. La vita della protagonista scorre tra fatica e solitudine ma Mirta ha una grande ferita nel cuore: ha lasciato al suo Paese il figlio di 11 anni, Ilie, che sua madre, ormai anziana, sta crescendo da sola.
Mirta trascorre quindi un'esistenza desolata, prendendosi cura di persone estranee ed avendo invece in qualche modo abbandonato quelle a lei care.
Il romanzo di Manzini arriva come acqua gelata sulla faccia, non possiamo fare a meno di chiederci il perché, il senso di situazioni di questo tipo, che la nostra società ormai dà per scontate. Come se attraverso i soldi potessimo comprare l'affetto, come se gli oggetti materiali e l'attitudine a consumare potessero veramente riempire di significato la nostra esistenza.
“Un'intimità strana, curiosa, che la nonna di turno sicuramente non gradiva. Lei non era una figlia generata da quelle carni, cresciuta con quella donna e di cui ora, come nell'ordine naturale delle cose, avrebbe dovuto prendersi cura cambiandola, spogliandola, rivestendola. Insomma era un'estranea. Poi piano piano ci aveva fatto l'abitudine e non le faceva più effetto.”
Si tratta di una lettura piuttosto triste, che non può essere ignorata, non passa inoffensiva ma lascia il segno. Avevo letto alcuni romanzi di questo autore con il protagonista Rocco Schiavone e sinceramente non li avevo trovati dei capolavori o delle letture imprescindibili. Invece con questo romanzo Manzini mi ha sorpresa e impressionata favorevolmente.
Era veramente difficile costruire una storia di questo genere, che affrontasse un tale tema e renderla così avvincente, mai noiosa o banale. Tiene incollati dalla prima all'ultima pagina, ci fa inorridire, piangere, pensare.
E' una lettura abbastanza angosciante ma di cui abbiamo sicuramente bisogno.
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Commenti
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Sicuramente ti consiglio questo libro, anche se in effetti è parecchio triste e cupo. Io personalmente non ho molto amato il personaggio Rocco Schiavone (ma penso di essere l'unica, quindi ...) La sua scrittura è buona, ha la dote di tenere il lettore incollato alla pagina.
Grazie a te per aver letto la recensione.
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Di Manzini non ho mai letto niente...