Dettagli Recensione
La chiusura del cerchio
Quarto ed ultimo volume della saga dell'amica geniale; ovviamente è impossibile limitarsi ad un giudizio solo su questa parte e non su tutta la saga nel complesso.
Questa ultima parte chiude il cerchio della storia, anche se devo ammettere che lascia un po' l'amaro in bocca: dopo quattro volumi, mi sarei aspettata un finale più "completo". Attraversiamo questa volta parecchi anni, dagli anni 80 ai giorni nostri, con numerosi salti temporali avanti e indietro, così come nel volume precedente, al contrario dei primi due che rimanevano invece abbastanza circoscritti nel tempo.
Il personaggio di Lila assume ormai contorni ben definiti, quelli di una donna dalle incredibili capacità, con un fascino magnetico in grado di incantare chiunque capiti nel suo raggio d'azione e di influenzare azioni e scelte altrui, a volte anche in maniera esagerata e un po' fuori dalla realtà. Una donna sempre più provata dalla vita, sempre più capace di rialzarsi, che mantiene intatto il suo fascino anche con il passare degli anni e lo scorrere del racconto, forse anche per l'ammirazione incondizionata che emerge dalla voce narrante, quella dell'amica Lenù, e di tutti gli altri personaggi. La protagonista invece conferma la prima impressione, è un carattere che non riesce a suscitare la mia empatia e totale simpatia. L'insicurezza che la tormenta, nei confronti dell'amica, della società, del mondo del lavoro, infine dei figli, il costante senso di inadeguatezza che la accompagna per tutta la vita, bloccandola in molte circostanze, o portandola a scelte "obbligate", è rappresentato magistralmente dall'autrice, ma, seppur condivisibile in alcuni casi, non riesce ad incontrare la mia completa solidarietà.
Scorrono sotto gli occhi del lettore, inoltre, le vite degli altri personaggi, che seppur minori, accompagnano le nostre amiche fino all'età matura; come già nel libro precedente, nessuno è lasciato indietro o dimenticato, ma di tutti è portata a conclusione la storia.
Ritorniamo inoltre ad affrontare le dinamiche caratteristiche del rione, un quartiere difficile, con codici non scritti ma ben noti, che evolvono e peggiorano con il passare degli anni e con il cambiamento della società intera e contro i quali questa volta si scontrano due donne adulte, non più ragazzine.
Nei quattro volumi attraversiamo la storia di Napoli e dell'Italia intera dalla metà del secolo scorso ai giorni nostri; l'autrice è bravissima ad intrecciare i fili della vita della protagonista, con i principali eventi storici del nostro paese, senza entrare nei dettagli, ma portando all'attenzione il clima e le reazioni che essi hanno determinato nella gente. Attraversiamo così i movimenti del 68, la passione politica, l'emergere e il radicarsi del terrorismo, la delusione politica, fino a mani pulite e l'avvento di un nuova classe dirigente; attraversiamo il terremoto con tutto quello che ha rappresentato per la città di Napoli, l'attentato dell'11 settembre.
A proposito della città, questa volta, oltre a nuovi quartieri e strade, viene fatta anche una divagazione per approfondire la storia di alcuni luoghi, non particolarmente noti, che viene presentata nel dettaglio e personalmente mi ha affascinato e incuriosito.
Nel complesso quindi una saga promossa, per lo stile, per l'autrice, per come viene presentata Napoli con le sue facce belle e brutte, per i personaggi, nonostante la protagonista non convinca a pieno.