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Un anello della catena
Terzo capitolo della saga dell'amica geniale. La storia di amicizia tra le due donne prosegue, anche se ormai le loro vite hanno preso pieghe completamente diverse e, come spesso accade con le amicizie dell'infanzia, resta un legame profondo, che si manifesta a tratti, tra silenzi e allontanamenti. Ci si perde, ci si dimentica l'una dell'altra, ci si ritrova nel momento del bisogno o semplicemente nei momenti importanti.
Rispetto ai precedenti libri, soprattutto al secondo, ho trovato questo terzo alternare momenti più coinvolgenti ad altri più lenti e a volte inutilmente prolissi. Inoltre l'inizio resta come staccato dal resto del libro, ci sono avvenimenti a cui il lettore si aspetta di ritornare alla fine del libro, come a chiudere un cerchio, che invece resta apertissimo. Al contrario degli altri che lasciavano la possibilità di proseguire il racconto, ma senza darlo per scontato, qui resta aperto proprio il punto di partenza, la storia va avanti per la sua strada senza ritornarvi, anzi allontanandosene sempre più. Mentre il primo ed il secondo volume mi hanno sembravano scritti in forma indipendente l'uno dall'altro, questa volta ho avuto l'impressione che l'autrice volesse riempire lo spazio che la separava dal successivo capitolo; diventa quindi fondamentale leggere il quarto,che si spera porti a conclusione il tutto.
In questo volume le descrizioni a volte mi sono apparse eccessive, non saprei dire se perchè effettivamente in alcuni punti siano più calcate o semplicemente sia una sensazione enfatizzata dalla stanchezza di leggere di seguito libri dello stesso autore, cosa che in genere preferisco evitare. In generale però i ragionamenti della protagonista, che nonostante sia avanzata l'età restano sempre gli stessi e non sembrano maturare con lei, vertono sempre sugli stessi punti e alla lunga, dopo ben tre libri, stufano.
Continua invece ad appassionare la storia, proprio perchè viene presentata l'evoluzione non solo delle vite e delle esperienze delle due amiche, ma anche di quelle dei personaggi di contorno che le accompagnano dall'infanzia. L'autrice non si dimentica di nessuno, riaggancia i fili in maniera superba, riuscendo a portare avanti tutto contemporaneamente, senza lasciare indietro nè chi ha avuto un ruolo più importante nè le piccole comparse. Chiunque è entrato nelle pagine dei libri precedenti ricompare, come a sottolineare che nessuno è stato inserito casualmente o marginalmente. Anche per questo suona ancora più dissonante il non chiudere i primi episodi narrati, il non ritornare ai tempi iniziali del libro, ma rimanere sul finale, ancora molti anni indietro.
In generale bel libro, ormai la saga è nota e consolidata, ma non entusiasmante e coinvolgente come il secondo.