Dettagli Recensione

 
Il cipiglio del gufo
 
Il cipiglio del gufo 2018-03-08 18:38:37 ornella donna
Voto medio 
 
2.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    08 Marzo, 2018
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La maschera dell'esistenza

Tiziano Scarpa per la casa editrice Einaudi scrive Il cipiglio del gufo: un romanzo che mi ha lasciato con un “cipiglio”! Tre protagonisti per tre storie che procedono parallele- un capitolo per ciascuna- per almeno larga parte del libro, riflettendosi l’una nell’altra senza integrarsi in un mosaico lindo e pulito: il radiocronista Nereo Rossi, invecchiato e in preda all’Alzheimer che incombe, è preda di una malattia degenerativa, dalla quale cerca di difendersi raccogliendo tutti i ricordi personali di vita, prima che si dissolvano nel vuoto del cervello; lo fa con l’aiuto di un ghostwriter che prova a riordinare nelle sue esperienze, senza sapere fino in fondo perché, visto che vere o false le cose non corrispondono al vissuto, e che quattro mani complicano il disegno autobiografico. Il professor Cazzavillon, invece, ha un sogno letterario: raggiungere il successo con un libro, vero e proprio bestseller, che gli consenta un vero e proprio benessere economico. Ma non solo: agogna anche un ruolo preponderante all’interno della scuola e della società, che invece lo mortifica e lo appiattisce in una vita senza possibilità di riscatto. Le cose andranno come lui voleva, ma non sarà in grado di gestire il successo, venendone travolto ed umiliato. Infine c’è Carletto Zen, giovane e sbandato, ma con una straordinaria capacità di seduzione, un fascino erotico, che lui usa per sedurre ricche ed annoiate signore, cercando di capirne un po’ di denaro.
Sono il ritratto di tre uomini senza qualità, ma non privi di talento e di fortuna. Il mondo nel quale vivono è esattamente come loro, nulla toglie, e nulla offre di gratificante: Venezia è in preda ad una invasione turistica, dove tutto è paludoso, fermo ed immobile, mascherato. In questo libro i personaggi raccontano se stessi, perché narrarsi e mettersi in scena è l’unico modo di esistere. E’ un romanzo pirandelliano. La realtà è presentata, ma qual è? Quella che gli autori presentano o è quella che chi legge si costruisce? E’ una costruzione difficile, complicata che lascia nel lettore un senso di incompiuto, di forzatamente ostico e poco chiaro.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
  • no
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca