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Racconto d'autunno
 
Racconto d'autunno 2018-03-07 08:54:05 il libraio blu
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
il libraio blu Opinione inserita da il libraio blu    07 Marzo, 2018
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Quando la prosa è poesia

Il Landolfi che preferisco è quello dei diari, de "La biere du pecheur" in particolare, con la sua scrittura "a caso", ricca e curata, perfetta per rendere le curve dei suoi dubbi, il divagare del suo pensiero.
Ma la bellezza della sua prosa, inconfondibile per non dire unica nel panorama italiano, si dispiega in tutta la sua luce anche in questo breve romanzo, ambientato in gran parte in un oscuro castello abitato da uno strano vecchio, due cani e forse da una presenza femminile.
Il protagonista vi cerca riparo dopo essere sfuggito tra i boschi a un non ben definito esercito. Siamo infatti nel periodo della guerra, della resistenza, ma vi si accenna solo all’inizio e alla fine del libro, quando i soldati irrompono a spezzare quella sorta di incantesimo che ha colpito il protagonista, e a sottolineare il ritorno alla realtà più cruda.
La vicenda si snoda tutta all’interno del castello tra fantasie, sogni, misteri. Non rivelerò della trama, peraltro ben congegnata, ma dirò della lingua, che ti seduce, ti avvolge, ti cattura: barocca e scintillante, quasi a far da contrasto alla storia, buia e “gotica”. Meravigliose in particolare le ultime trenta pagine, quando la prosa è poesia, e tutto si chiarisce e tutto torna.

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Buzzati, Gadda
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Commenti

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Bella segnalazione, di Landolfi avevo letto "La pietra lunare"ma è un autore da riprendere in mano.
Grazie! Hai ragione, andrebbe rivalutato: a mio avviso, da un punto di vista stilistico, è sicuramente tra gli autori italiani più bravi.
Mario, anche a me questo libro è decisamente piaciuto. Penso abbia però un rilevante difetto nella conclusione : questo brusco ritorno dal simbolico al realistico m'è parso un tributo 'di accondiscendenza' al Neorealismo. In questo modo le suggestioni di ampio respiro sono precipitate a questioni realistiche, pertanto di 'corto respiro'.
Caro Emilio, sono d'accordo che il passaggio sia brusco, ma a me il finale è piaciuto. Per il ritmo, per gli avvenimenti che finalmente succedono anzichè essere evocati, per le verità che svela e soprattutto per quella prosa che trovando corpo reale (l'amore) diventa pura poesia. Ci sono pagine meravigliose, frasi cesellate, e per me in quei casi la forma prende il sopravvento su tutto, anche sul contenuto...
Proprio oggi in libreria avevo notato un libretto d racconti di Landolfi, che non conosco. La tua recensione è bellissima e comprerò al volo il libro visto oggi e il "Racconto d'autunno".
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