Dettagli Recensione

 
Il cipiglio del gufo
 
Il cipiglio del gufo 2018-01-31 16:51:34 annamariabalzano43
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
annamariabalzano43 Opinione inserita da annamariabalzano43    31 Gennaio, 2018
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Maschere, avatar e il “gorgo” veneziano.

Tre personaggi, tre storie, tre approcci diversi alla realtà. Un gioco di maschere, in una città, Venezia, nota per le sue “bautte”. È, infatti, proprio il tema del rapporto realtà e apparenza che sembra essere più interessante in questo romanzo semplice e tuttavia complesso allo stesso tempo. Il mondo del famoso telecronista sportivo, Nereo Rossi, convinto di essere ormai alla fine dei suoi giorni, a causa di una malattia degenerativa, è diverso sia da quello del professore Cazzavillan che sogna di diventare scrittore di successo, sia da quello del giovane tuttofare, Carletto Zen, a caccia perenne di attempate ricche signore che possano offrirgli facili opportunità di vita migliore. Il tutto sullo sfondo del “gorgo” commerciale veneziano. Ciascuno di questi personaggi offre di se stesso un’immagine che differisce da quella che effettivamente costituisce la sua essenza. Ognuno, in fondo, gioca un ruolo, entra in una finzione scenica, quasi fosse protagonista di un dramma teatrale. Ognuno si dibatte tra l’illusione e la realtà e la personalità di ciascuno rimane temporaneamente sospesa in questo gioco di maschere che diviene il mezzo per conoscere e analizzare se stesso.
Nel caso di Cazzavillan, l’aspirante scrittore, la problematica dell’identità diviene assai più complessa, nel momento in cui si trova ad agire nei panni del suo avatar in un videogioco, per salvare il figlio adolescente che rischia di rimanere tagliato fuori dal mondo, come uno dei numerosi hikikomori della nostra epoca. Ed è proprio il videogioco che è “fatto di nulla, impastato di non-essere, che dà la dimensione dell’illusorietà del mondo degli avatar, che “ si muovono in paesaggi artificiosi [……] dove le immagini fingono di essere tridimensionali, solide e profonde. Ma la terza dimensione non c’è […..] non c’è il volume.”
Alla forza delle parole si rivolge anche il celebre cronista Nereo Rossi, quelle parole che sono state lo strumento del suo lavoro, che hanno saputo creare una realtà ricca di immagini per chi le ascoltava. Ad esse si rivolge per rimanere attaccato a un mondo sfuggente e mutevole. Qui, come ne “Il brevetto del geco” Tiziano Scarpa allude alla forza del mezzo espressivo e della letteratura, alla quale va restituita quella dignità che spesso le viene negata. Non è un caso che l’autore affidi al personaggio di Cazzavillan un giudizio sul genere “noir” in un più ampio discorso sul romanzo.
Su questo panorama narrativo, con questi personaggi che mostrano più di un limite caratteriale, più di una debolezza umana, si affaccia severo il cipiglio del gufo. Nessuna immagine avrebbe potuto esprimere con maggiore efficacia la presenza vigile della coscienza che segue ogni percorso di vita con gli stessi occhi spalancati e seri del gufo che emergono da “sporgenze fatte di penne che partono dalla sommità del becco e proseguono fino alle orecchie [….] rendendo lo sguardo del gufo ancora più torvo: come se lo spazio del viso non gli fosse sembrato sufficiente a contenere tutto il suo sdegno.”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

7 risultati - visualizzati 1 - 7
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Complimenti per la bella recensione. L'ho preso e credo sarà una delle mie prossime letture. Mi intriga moltissimo.... Brava!
Grazie Ornella.
Complimenti Anna. Come sempre chiara e dettagliata.
Bella presentazione, Anna Maria. Non ho mai letto nulla di questo autore. Le 5***** assegnate allo stile sono indubbiamente molto invitanti.
Grazie Marcy!
Un libro molto più impeguarivo di quanto possa sembrare, almeno secondo il mio punto di vista. Ciao Emilio.

16 Settembre, 2018
Segnala questo commento ad un moderatore
Nessuno si è accorto che a pag. 319 c'è un refuso: idrocarburi al posto di carboidrati!
7 risultati - visualizzati 1 - 7

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca