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Le tre del mattino
 
Le tre del mattino 2018-01-21 17:02:46 Simona P.
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Simona P. Opinione inserita da Simona P.    21 Gennaio, 2018
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Il momento di parlare

Con stile piacevole e toccante, con linguaggio sottile e profondo, con la sua solita elegante narrazione, Carofiglio si allontana dal genere giallo-legal thriller, per affrontare una storia più intima e introspettiva; il racconto nei punti più salienti, si sviluppa principalmente di notte, a Marsiglia, attraente città portuale che viene rappresentata nella sua bellezza ma anche nella parte più malfamata e fatiscente; questa città marittima, vivace e multietnica, è anche molto amata dagli scrittori noir, proprio per i suoi aspetti oscuri e misteriosi.
'Ho compiuto cinquantuno anni, l'età che aveva mio padre allora. Così ho pensato che era arrivato il momento per scrivere di quei due giorni e di quelle due notti'
Inizia così la storia di Antonio, un ragazzo diciottenne che ha per molto tempo convissuto con l'epilessia in una forma abbastanza lieve che però lo ha costretto ad assumere farmaci. Il ragazzo teme la malattia e ha dovuto affrontare limitazioni nello sport, nello studio e nella vita privata. Il dottor Gastaut, il medico che lo cura, si trova a Marsiglia e gestisce un centro specializzato. Gastaut non solo aiuta Antonio affinchè si senta 'normale' ma è quasi il demiurgo della storia; seguendo una particolare cura, 'impone' a padre e figlio di trascorrere dei giorni da soli, a Marsiglia, insonni.
I genitori di Antonio sono separati, il padre, un brillante matematico, se ne è andato di casa quando il figlio era piccolo; tra padre e figlio non c'è mai stata molta sintonia. Saranno proprio quei giorni che porteranno Antonio e suo padre a dialogare, conoscersi, confrontarsi e anche divertirsi. Emergono gli aspetti maschili più importanti della vita: gli interessi, lo studio, il talento, le donne, la musica, il sesso, il passato, le esperienze. Un padre che si ritrova nel filgio, un figlio che si forma attraverso il padre. Mi sono piaciuti molto i pensieri più intimi di Antonio, l'autore descrive con delicatezza un adolescente confuso, impaurito dalla vita, dalla sua malattia ma anche curioso, desideroso di vivere e scoprire, amante della lettura, ribelle ma insicuro. La dolcezza dei pensieri contrasta con i quartieri malavitosi, i vicoli bui, i locali notturni della fascinosa città francese; si avvicendano giornate al mare, feste e incontri con donne omosessuali, cene, cibo e vino, locali jazz, citazioni, racconti del passato e confessioni dei due protagonisti; pensieri sulla vita e sulla ricerca dell'armonia. Le debolezze del padre, la crescita del figlio, la vita che va avanti; nella staffetta dell'esisistenza, il passaggio del testimone.
Il finale? semplice, sincero, toccante e commovente.

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