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Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia
 
Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia 2018-01-09 17:23:52 siti
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4.0
siti Opinione inserita da siti    09 Gennaio, 2018
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Indipendenza ideologica

Candido è apparso nel 1977 a siglare la liberazione di Sciascia dall’ “attrazione” esercitata dal PCI su di lui in seguito anche alla constatazione della evidente flemma oppositrice del partito nel consiglio comunale palermitano. A questa disillusione, purtroppo non contingente, si affiancano così i perpetui crucci del nostro cantore di un tempo che, di fatto, non è ancora tramontato: quello della mediocrità, dell’assuefazione, della faciloneria, della furbizia, dell’eterna connivenza che è troppo comodo imputare solo alla mafia ma che fa parte della nostra piccola Italia. Riproponendo il modulo attinto dal Candido di Voltaire, si fa demiurgo di un novello Candido i cui natali vengono ascritti ad un piccolo mondo siciliano nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 , quella dello sbarco, che avrebbe potuto liberare la Sicilia e l’Italia intera dall’oppressione fascista ma in generale dal suo malcostume. Così non sarà e Candido che andrà ad incarnare l’ideale intramontabile dell’onestà e della rettitudine si vedrà costretto in una dimensione familiare opposta. Un nonno che facilmente da fascista diventa antifascista e brillante candidato della Democrazia Cristiana, una madre superficiale ed egoista, un padre avvocato connivente col potere e costretto al suicidio per la lingua lunga del figlio che, dopo aver saggiato i vari gradi della mostruosità imputatigli dalla sua cerchia parentale , verrà dato per matto. Eppure l’esistenza di Candido, quando lo ritroviamo alla fine ormai trentaquattrenne pronto a stabilirsi in una Parigi sempre illuminata, illuminante e illuminista trova la sua definitiva affermazione, dopo aver candidamente appunto messo al palo un intero sistema, in quella distanza che non è solo geografica. Essa, infatti, permette di leggere la realtà del sogno fatto in Sicilia facendolo coincidere con la propria esistenza la quale ora può procedere ancora più liberamente sgravandosi del peso di tutti i padri del mondo, Voltaire compreso. Un inno all’indipendenza ideologica.
L’opera veloce e gradevole è in realtà molto più complessa e coglie le incongruenze de sistemi di pensiero che partendo da una data positività di fondo involvono in esperienze non sempre edificanti.

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Commenti

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Eccolo! Me lo segno subito, Sciascia è da leggere tutto :)
Grazie per la bella recensione.
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siti
10 Gennaio, 2018
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Grazie a te, anche io conto di leggere l'intera produzione.
In risposta ad un precedente commento
lapis
11 Gennaio, 2018
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Eh, mi piacerebbe. Piano piano... :)
3 risultati - visualizzati 1 - 3

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