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L' horror umoristico che vorrei...
“La paura è una grande passione, se è vera deve essere smisurata e crescente. Di paura si deve morire. Il resto sono piccoli turbamenti, spaventi da salotto, schizzi di sangue da pulire con un fazzolettino. L’abisso non ha comodi gradini.”
Stefano Benni è un noto scrittore, umorista, giornalista, sceneggiatore e poeta italiano, nato a Bologna nell’agosto del 1947. È noto soprattutto per alcuni romanzi e racconti come Bar Sport, Elianto, Terra!, Margherita Dolcevita, Spiriti e molti altri. I suoi libri sono stati tradotti in più di 30 lingue ed è noto anche per le collaborazioni con settimanali come L’espresso e Panorama e quotidiani come La Repubblica e Il manifesto.
Come autore televisivo fu “battutista” di Beppe Grillo e sceneggiatore del film Topo Galileo di Francesco Laudadio.
Dobbiamo un enorme ringraziamento a Benni se oggi, e durante la nostra adolescenza, abbiamo avuto il piacere di leggere i libri di Pennac in italiano: fu lui a convincere la casa editrice Feltrinelli e tradurne i primi libri. Pennac, dal canto suo, lo ha ben ringraziato pubblicando un’opera a lui dedicata dal titolo Grazie!
Nel 2015, a dimostrazione del suo impegno sia culturale che sociale, ha rifiutato il premio Vittorio de Sica in protesta contro i tagli alla cultura attuati dal Governo Renzi.
Attivo in quasi tutti i campi artistici, se siete interessati ad approfondire le sue opere, potrete apprezzarlo dalla narrativa alla poesia, dalle raccolte di articoli alle sceneggiature.
Cari mostri è una raccolta di 25 racconti dell’orrore pubblicato la prima volta nel 2015.
Ogni storiella è a sé stante e tra loro non presentano collegamenti, né di trama né di personaggi. La cosa veramente interessante di questo libro è che non abbiamo una raccolta monotematica a tutti gli effetti, bensì un assortimento eterogeneo molto stimolante. Molte storie sono rese grottesche dalle conversazioni stesse tra i personaggi, spesso caricature dei lati oscuri della personalità degli esseri umani.
Hansel@Gretel.com mi è sembrata quasi scritta da un’altra persona: parolacce, volgarità, cattiveria… Benni, sei tu? Sono gli Hansel e Gretel moderni, giovani ragazzini high tech che non si stupiscono più di nulla, sfacciati, aggressivi ed arroganti. Una enfatizzazione della situazione attuale che non è poi così diversa.
Il Mercante, un venditore di armi che si ritrova senza acquirenti perché la popolazione si è quasi autodistrutta a causa dei conflitti armati. Guardiamoci attorno, non ci sentiamo un po’ tutti in pericolo?
Compagni di banco, la tipica ragazzina attraente che sfrutta la cotta del suo compagno di banco secchione (e bruttino) per farsi passare tutti i compiti e per vincere un concorso di scrittura. Siamo sicuri di non aver già visto (o vissuto) qualcosa del genere?
Questi sono solo alcuni dei racconti che troverete in questo libro e soddisferete sicuramente anche la voglia di leggere qualche classico. Non mancano le storie di fantasmi, di mostri, di creature mitologiche, di maghi/streghe e fantascienza.
Un libro senza dubbio interessante, sia per la notevole capacità dell’autore di giostrarsi tra diversi stili di scrittura, sia per la varietà di racconti che non possono lasciarvi insoddisfatti. Lunghezza mai eccessiva, trame scorrevoli e pochi preamboli: la narrazione va dritta al punto, il linguaggio è semplice e alla portata di tutti.
Buon divertimento,