Dettagli Recensione

 
Il mare dove non si tocca
 
Il mare dove non si tocca 2017-11-04 06:12:54 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    04 Novembre, 2017
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ero il figlio del grande Giorgio

Il mare dove non si tocca è una sensazione che chiunque abbia imparato a nuotare ha per lo più sperimentato. Per il piccolo Fabio – sarà autobiografia per Fabio Genovesi? - si tratta di mettere in pratica il detto secondo il quale se vieni buttato in mare hai due alternative: o affoghi, o impari a nuotare.
E Fabio, tra i terrori di un bambino che vive in una città di mare, quell’estate finalmente impara a nuotare grazie all’amato padre (“Avevo dieci anni ed ero il figlio del grande Giorgio, che era arrivato sul pianeta Terra con la missione di aggiustare tutto, e invece adesso stava lì fermo su un letto meno vivo dei fiori che gli mettevano sul comodino”).

Fabio appartiene a una famiglia eccentrica, una comunità autarchica che vive nel villaggio Mancini, con una frotta di zii che pretendono di fargli da padre e da nonni, tanto più quando il vero padre – il grande Giorgio, uomo di poche parole e di molti fatti - viene ricoverato in rianimazione per un grave trauma. In realtà quegli strambi zii imbarazzano il bambino per tutte le stravaganze che compiono.

Il mare dove non si tocca è la storia – divertente (quando il bagnino causa a Fabio una frattura per esultanza eccessiva dopo un goal della nazionale, un familiare replica: “Ma figurati Rena’, son cose che capitano, e poi il gol era valido”) e commovente al tempo stesso – di una presa di coscienza del valore della diversità (“In tutto questo mondo che gira e traballa, la normalità è la stranezza più grande che ci sia”), narrata in modo credibile, per linguaggio e mentalità, dall’angolatura di un ragazzino che dall’infanzia (“Avevo scelto FungoMan”) transita nel complicato mondo dell’adolescenza (“La mia cattiveria… mi ha insegnato come si smette di essere soli e diversi, come si fa a essere uguali agli altri, quanto è facile fare schifo come tutti quanti”).

Giudizio finale: divertente, commovente, circolare come la filastrocca “C’era una volta un re, seduto sul sofà…”

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
140
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

3 risultati - visualizzati 1 - 3
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

siti
04 Novembre, 2017
Segnala questo commento ad un moderatore
mmm...va bene per ragazzini o è pieno zeppo di scurrilità?
Ciao Laura! No, non è assolutamente scurrile e lo stile fanciullesco è accattivante. Tuttavia non la riterrei una lettura adatta ai bambini/ragazzi per alcuni passaggi...
In risposta ad un precedente commento
siti
05 Novembre, 2017
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie Bruno!
3 risultati - visualizzati 1 - 3

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca