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TRAMA BANALE MA SCRITTURA PIACEVOLISSIMA
Mi incuriosiva molto il titolo di questo libro di De Silva, se non altro perché speravo di trovare finalmente una trattazione meno banale e soprattutto scevra dai soliti pregiudizi sul fenomeno “amanti”. La copertina mi ha fatto un po’ dubitare di questa convinzione: un uomo e una donna che corrono sulla spiaggia (lui pure col cappello… ormai sembra che se non hai un cappello anche in tv o a tavola sei ai margini della società) sono lo stereotipo della coppia un po’ infantile, per cui potevano essere o due fidanzatini o due amanti, ma sempre appunto immersi nel banale. Se stavano pure a piedi nudi, non l’aprivo nemmeno. Tuttavia, come è ovvio che sia, inizio la lettura bendisposto e senza pregiudizi di sorta, trovando fin da subito due motivi di apprezzamento. Uno, lo stile di scrittura. A parte lo schema molto accattivante della narrazione alternata tra i due protagonisti, ai quali si aggiunge poi il terapista, mi è piaciuto molto questo parlare così diretto, il voler sviscerare ogni pensiero, aspetto, particolare, non lesinando parentesi, incisi, rimandi e quant’altro. Cosa che non solo non mi ha appesantito la scorrevolezza delle pagine (il libro va via come acqua fresca) ma mi ha anche fatto entrare come più (e meglio) non si poteva nella psicologia e nei pensieri dei personaggi. Il secondo motivo è stato rappresentato dall’ironia. Ho riso di gusto, intelligentemente, in più punti, il che è già da solo un traguardo importante. Due cose invece mi hanno deluso, una delle quali molto gravemente. La prima in assoluto è che nonostante il potenziale “trasgressivo” della storia (sebbene ormai di trasgressivo in una relazione clandestina ci sia molto poco), è tutto, in ogni aspetto, di una banalità sconcertante. I due amanti hanno matrimoni praticamente alla frutta. Lei è il cliché della donna che ha l’amante: 1) Sogna che lui diventi un giorno il compagno “ufficiale” 2) Lo accusa di essere basico nel senso di pensare solo a mangiare - scopare - dormire, ma alla fine, se lui non fosse tale, mi gioco casa e auto (sebbene di poco valore) che non gli piacerebbe 3) Lui è un artista, quindi rappresenterebbe quell’aspetto “diverso” rispetto alla massa (come se poi un artista lo facesse meglio di un impiegato del catasto). Dal canto suo, lui è il tipico uomo per quella tipica donna. Si vedono, e si accoppiano. Punto. In tutto il libro, l’autore ha parlato solo ed esclusivamente di “scopare”. Non riesco a immaginare qualcosa di meno trasgressivo, meno particolare, meno fuori dagli schemi, diverso ecc. di due persone che in casa non stanno bene e si vedono per andare a letto. In un modo, peraltro, che tutto lascia supporre essere anche questo il più scontato del mondo. Lo fanno… lo fanno… lo fanno… (come si fa il verso dello sbadiglio? Yawn?). Insomma, l’idea di una coppia di amanti che va dal terapista (che si rivela veramente irreale e macchiettistico) era decisamente interessante, e lasciava presupporre trame, intrighi, colpi di scena e un rapporto tra i due un po’ più movimentato del solito ficcarsi in un B&B. E invece niente. Un’occasione che purtroppo è andata un po’ perduta, diluita, assorbita e fagocitata dallo svolgimento di una storia che più ti aspettavi di veder esplodere in chissà che botto ma che più invece si rivelava la quintessenza della scontatezza. Mi guardo bene dallo spoilerare il finale, ma giunto all’ultima pagina pensavo ce ne fossero altre perchè dire tra me e me “tutto qua?” è stato immediato e istintivo. Non una descrizione, ad esempio, di come i protagonisti vivono l’intimità. Per carità, non c’era bisogno dell’ennesimo racconto di un amplesso, sia perché ormai riempiono banalmente pagine e film, sia perché alla fine sarebbe stato pure questo una cosa del tipo lui sopra accalorato e lei sfiancata dalla furia del suo stallone… ari-yawn. Non una cosa leggermente fuori dagli schemi. Non un aspetto spezzacertezze tipo una o entrambe le due coppie con un matrimonio senza problemi, giocando quindi sullo sconcerto del lettore nel capire (e nel trovare!) il motivo di avere l’amante. Non una briciola, insomma, che potesse ostacolare un solo momento l’ingranaggio scorrevolissimo della banalità, suscitando quindi la curiosità delle dinamiche, delle motivazioni diverse, degli aspetti più particolari e, perché no?, di un pizzico di movimento in più. Cioè due come quelli non si sognerebbero mai di andare, che so, in un sexy shop per giocare un po’. No. B&B - scopare - lui dorme. E’ più trasgressivo il sabato sera a casa a vedere l’anticipo di campionato. Quindi, se vi aspettate chissà cosa, probabilmente rimarrete delusi. Ma se cercate un libro divertente, ironico, scorrevole, pungente, che denuda molti divertenti aspetti della dialettica uomo-donna, compratelo senza dubbio.