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Le tre del mattino
 
Le tre del mattino 2017-10-22 17:26:08 Mian88
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    22 Ottobre, 2017
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Padri e figli

Era appena adolescente, Antonio, quando gli è stata diagnosticata la patologia dell’epilessia idiopatica. Dopo un primo consulto in Italia, il giovane, con il padre, matematico ed insegnante, e la madre, docente di lettere, ormai separati, decide di recarsi in Francia, a Marsiglia, presso lo studio del Dottor Gastaut, un luminare nel settore della malattia de qua. A seguito di questo la vita del paziente torna ad essere “quasi normale”, può riprendere gran parte di quelle abitudini a cui era stato costretto a rinunciare e la sindrome sembra ormai essere sotto controllo. Trascorsi tre anni (siamo circa nel 1983), padre e figlio – ormai diciottenne – tornano in quel de la ville francese per il responso ultimo: sarà Antonio definitivamente guarito oppure dovrà continuare a sottoporsi alla terapia?
Apparentemente, il ragazzo sembra essersi ristabilito, il medico però, decide di sottoporlo ad un’ultima prova, la cd “prova da scatenamento” (oggi vietata e sconsigliata negli ambienti clinici). Padre e figlio, obbligati a causa di quest’ultima, a restare svegli per ben 48 ore consecutive (senza farmaci curativi e supportati soltanto da sorta di pillole a contenuto anfetaminico, atte e necessarie a evitare che il sonno sopraggiunga), si conosceranno, forse, per la prima volta, e, in questo colloquio inaspettato, riusciranno a mettersi a nudo, con le loro paure, forze e fragilità. Un’intimità, quella ritrovata, che Antonio, ricorda ormai da uomo adulto, con un vigore e una forza tale da far supporre che quei giorni siano celati in tempi brevi e non nei recessi della memoria.
Il tutto è avvalorato da una penna briosa, rapida, fluente e affatto impegnativa. La prima sensazione che coglie il lettore nello scorrimento delle vicende è, infatti, la leggerezza, nonostante, i contenuti, siano di indubbia riflessione. Carofiglio si distingue dal suo solito modus operandi ed anche se è percepibile la sua impronta “dietro” il componimento, non si può non apprezzare il tentativo di rinnovamento che in esso è racchiuso. Significativo anche il dato di provenienza delle vicende, liberamente ispirate a fatti realmente accaduti.
Una storia intensa, meditativa che tocca le corde più intime dei rapporti umani e familiari.

«Ero scettico e lui per convincermi ha citato un grande matematico polacco, Stefan Banach: diceva che i buoni matematici riescono a vedere le analogie ma i grandi matematici riescono a vedere le analogie tra le analogie. E’ una definizione geniale, e il mio amico diceva che la stessa cosa vale per i giuristi: quelli bravi colgono le analogie, le omogeneità e le disomogeneità, i grandi le analogie fra le analogie. Sono capaci di portare il discorso su un livello diverso.»

«Se la gente crede che la matematica non sia semplice, è soltanto perché non si rende conto di quanto complicata sia la vita»

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Commenti

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Bella recensione per un testo che mi attira (il rapporto genitori figli non mi lascia mai indifferente). Mai letto nulla di Carofiglio, forse è tempo di dargli una possibilità.
Elena
lapis
27 Ottobre, 2017
Ultimo aggiornamento:
27 Ottobre, 2017
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Bella recensione, come sempre, Maria. C'è qualcosa che mi attira e qualcosa che mi respinge in questa trama, non so. Eppure da come l'hai presentato, sembra proprio che valga la pena provare.

29 Ottobre, 2017
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Libro semplicemente stupendo. Quando lo finisci sembra di aver perso un caro amico...libro che ti fa riflettere, ti fa rilassare tra i paesaggi "marsigliesi" descritti in maniera superba..e ti fa spaziare con la mente tra un sorriso e l'altro..tra i locali molto suggestivi che padre e figlio si trovano a visitare. Confidenze intime e parole di una profondità intensa che a un lettore ricco di sensibilità non possono non entrare in testa e nel cuore. Libro che ho letto in tre giorni...divorato..bellissimo.. assolutamente consigliato
Ciao Maria, ciao lettori, avevo scritto la mia opinione sul libro che ho trovato profondo e sorrevole; lo consiglio, interessante anche il cambiamento di genere dell'autore.
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