Dettagli Recensione
Il sempre dell'assenza
Libro forte, intenso, vibrante, che racconta del fragile equilibrio interiore che hanno i ragazzi adottati. La storia è raccontata dalla mamma adottiva a cui crolla il mondo addosso quando la figlia si suicida, perché la morte di un figlio è un qualcosa che rompe l’ordine naturale delle cose e perché da quel giorno, tanti perché e tanti se costellano ogni istante della vita della mamma. E’ un libro pieno di sfumatura, una per ognuno dei colori che sono disseminati nel racconto e nei ricordi. E’ un libro pieno d’amore, perché l’amore è l’unica cosa che resta, è un amore che non salva nessuno, ma c’è, ed è veramente tutto. E’ un libro delicato e nello stesso tempo è un uragano. Perché il vuoto che rimane è assenza ed è incolmabile, è vuoto tutto, senza alcun colore. E’ un libro che apre una finestra sulla sofferenza a volte silenziosa di tante persone, perché ognuno ha le proprie fratture e le proprie infelicità, ma occorre fare la pace il dentro di sé, qualsiasi cosa accada nella nostra vita, perché è la nostra vita, e viverla è un dovere ed una fonte quotidiana di piccole importanti possibilità di rinascita, senza mai dimenticare nulla, ma imparando a convivere con tutto. La scrittura di quest’autrice è meravigliosa, perché è frammentaria, a scatti, con rapidi flash, fa capire come si sente dentro questa mamma, a pezzi. E’ un modo di scrivere che crea un legame particolare con il lettore, è empatico ed adorabile. Sembra fatto su misura del fragile equilibrio di tutti i personaggi che vivono in queste pagine.