Dettagli Recensione
Scultoreo
Questo romanzo narra di un triangolo, nato per caso, vissuto intensamente, con una forza che esce addirittura dalle pagine del libro. La tecnica narrativa utilizzata è quella dello spostamento della prospettiva, ovvero tre sono i protagonisti di questa storia, il marito, la moglie, l’amante di lei e, in modo ordinatamente alternato, ogni capitolo è narrato dal punto di vista di uno dei tre, intanto che il canovaccio narrativo avanza. Tecnica stilistica che adoro, l’avevo già apprezzata in “Lei e lui”, del medesimo autore, e da allora mi è rimasta nel cuore. L’autore è un maestro nello stile, dimostra una conoscenza ed una padronanza della lingua italiana direi quasi senza paragoni. Il suo stile è ricercato, elegante, particolare ed in questo libro l’ho trovato riuscitissimo, mentre in “Villa Metaphora” mi aveva un po’ stancato. La storia parte da un elemento scatenante, fortuito, la caduta del marito dal tetto, punto d’origine del motivo della casualità dell’incontro con il terzo personaggio, Ivo, che entra nelle loro vite e le sconvolge. I sentimenti e gli stati d’animo raccontati, di qualsiasi natura, sia la passione, sia l’odio, sia l’incertezza, sono forti, violenti. Bellissimo fin dalle prime pagine, senza mai rallentare il ritmo. Direi quasi scultoreo talmente ti segna e ti resta addosso.
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