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Come l'acqua scorre la vita
Una bambina, sulle rive di un canale, perde la sorellina e fugge dalla sua famiglia, viene adottata da una compagnia di attori. Sono gli scavalcamontagne, dei saltimbanchi curiosi, con cui affronta un pezzo di vita: fra di loro c’è Leo, un bambino che subito le si affeziona e lei si prenderà cura di lui. Finchè non ritornerà a sentire il bisogno di fuggire. Il filo conduttore che ci accompagna in queste pagine è l’acqua. Che è il primo elemento che tradisce Carola, portandole via la sorella e che, ciclicamente, ritorna nella vita di questa ragazzina, che diventa via via donna, fino al momento in cui il cerchio, in qualche modo, si chiude. E’ un libro che arriva ad un piano intimo, perché tocca alcune corde private. E’ un libro che parla di sentimenti e di solitudine, perché è difficile vivere con un carico di assenze. E’ un libro che celebra anche la potenza e la bellezza del teatro, di strada e non solo: un mondo nel mondo; non è solo uno spettacolo, ma è come vedere la vita moltiplicarsi ed ingrandirsi. Ben scritto, con uno stile fluido ed armonico, che scorre, come un fiume tranquillo; ambientato ad inizio secolo, parte in Italia parte a Parigi, ci offre anche uno scorcio di storia.
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Elena