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L'ultimo montanaro
Splendido libro, vincitore del Premio Strega e lo avevo sul comodino proprio nei giorni in cui gli è stato assegnato il premio: una bella coincidenza. Malinconia e solitudine sono le protagoniste di questo romanzo, in cui da ogni pagina traspare l’amore per la montagna, in tutte le sue forme: la montagna vista come cornice da ammirare, d’estate e d’inverno, la montagna vista come rifugio per ritrovare se stessi nel silenzio, la montagna da vivere, la montagna da scoprire, la montagna da riscoprire. Il modo di scrivere è pacato, lento, segue anch’esso i ritmi della montagna. La storia è incentrata sulle relazioni: quelle all’interno di una famiglia, tra marito e moglie, tra padre e figlio, quelle della vita, tra due amici, tra un uomo e una donna. C’è tanta verità in queste pagine, tanta umanità, tanta semplicità. Tanta malinconia. Un senso di inevitabilità. Tanti ricordi. Perché è nel ricordo il più bel rifugio.
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Azz...!
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