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Segreti e bugie
Giulia ha un buon lavoro, un marito premuroso, un amante appassionato, una sorella affettuosa e un po' ingenua e una madre sempre al suo fianco, pronta a cogliere nel suo sguardo e nei suoi atteggiamenti ogni minimo problema per poterlo subito risolvere. Giulia ha sposato Emanuele perché riesce a farla ridere, ha un'ottima posizione sociale, ma soprattutto perché quell'uomo così brillante piace alla suocera. Emanuele non sa che sua moglie, quando aveva solo sedici anni, ha avuto un bambino che ha lasciato in Inghilterra perché la madre di Giulia ha deciso che era meglio così, per salvare le apparenze e poter garantire a suo nipote, ma soprattutto a sua figlia, un futuro. Spesso Giulia si chiede come sarebbe stata la sua vita se quel bimbo, che ha potuto vedere solo per un istante, fosse cresciuto con lei, se sua madre non avesse avuto così tanto potere decisionale sulla sua esistenza. Il segreto di quel figlio è un peso sul cuore fintanto che non conosce Federico, uno scrittore sposato, padre di due figli, che ha narrato una storia simile alla sua, quella di una madre che ha dovuto dare in adozione la sua creatura. Federico ora è il suo amante, si frequentano con cautela e si vedono di nascosto in un piccolo appartamento sul mare; Giulia crede che anche Emanuele abbia un'altra, lo ha capito dalle sue assenze e dai suoi silenzi, quindi perché farsi degli scrupoli? Ma la vita le riserva delle sorprese: Federico improvvisamente si sente male e anche Emanuele, nello stesso giorno, ha un incidente stradale. Federico era con lei in quel momento e Giulia è costretta a mentire, a dire che era una passante che ha soccorso un uomo in difficoltà. Ma anche Emanuele non era solo in auto al momento dell'incidente, con lui c'era una donna che si presenta a Giulia per darle delle spiegazioni che lei si rifiuta di sentire perché pensa di sapere già tutto. I due uomini vengono ricoverati nello stesso ospedale e Giulia si trova lì, divisa in due tra l'amore per il marito e quello per l'amante, costretta per l'ennesima volta a mentire a tutti. Cosa accadrà ora nella vita di Giulia? Come uscirà dalla trappola in cui è caduta a causa dell'amore?
Non conoscevo Sara Rattaro e la lettura di questo romanzo è stata per me una piacevole scoperta, mi ha tenuto compagnia per un paio di pomeriggi con la sua scrittura frizzante, leggera, molto scorrevole, a tratti anche ironica. La narrazione risulta alquanto coinvolgente: ad esprimersi, in prima persona, è la stessa Giulia che ai fatti presenti alterna i ricordi del passato; inserisce inoltre, come se fossero delle frasi in sovrimpressione, brevi monologhi interiori che svelano al lettore i pensieri nascosti della protagonista che spesso agisce e parla in modo contraddittorio rispetto a ciò che desidera. L' intreccio è molto dinamico, non scontato e anche le tematiche trattate sono interessanti: una madre opprimente, una maternità non desiderata, un matrimonio in crisi, una scelta difficile. Eppure, nonostante gli aspetti positivi, c'è qualcosa in questo romanzo che non mi ha convinta. La storia parte bene, ma poi si perde sul finale, sbrigativo, moralista, poco credibile. Giulia è un personaggio fragile e contraddittorio con cui non sono riuscita ad entrare in empatia: mi è sembrata un'eterna adolescente, incapace di decidere cosa sia giusto fare della propria vita, succube di una figura materna che si è sempre sostituita a lei nelle scelte importanti. Giulia non è mai in grado di dire ciò che pensa, ciò che vuole, mente a sua madre, a suo marito, a sua sorella, ma soprattutto mente a se stessa costringendosi ad una vita soffocante, come quando cade in preda agli attacchi d'asma cui è soggetta. Pare riscattarsi solo nel finale, quando ormai i giochi sono fatti: può una donna pensare di recuperare un matrimonio costruito sulle menzogne e sui tradimenti? Può una madre presentarsi, come se nulla fosse, ad un figlio abbandonato ventidue anni prima? Nella vita, come nei libri, tutto è possibile...e allora, buona lettura!