Dettagli Recensione
Grande donna...
150 pagine in cui, apparentemente, non accade nulla...eppure in questo "nulla" c'è una vita intera.
La vita di Gina, detta "Ruggine".
Una vita infelice, che anno dopo anno l'ha incurvata, le ha piegato la schiena, le ha tolto un marito (forse mai amato veramente), poi un figlio mostro (che ha odiato veramente), ma anche la rispettabilità (in un paese "vecchio" e crudele come tutti coloro che lo popolano), senza però mai riuscire a spezzarla.
Tenace Gina...non s'arrende.
Tutti la vogliono morta, o quantomeno lontana, perché macchiata di una colpa che in realtà non ha commesso, anzi...che ha subito.
Ma quanto è facile puntare il dito su chi già sta soffrendo, su chi non ha piu niente, proprio niente, se non i suoi dolori, un vecchio corpo e piccole briciole di dignità tenute insieme da un bicchiere di vino, una misera pensione e un gatto.
Come è facile condannare chi, per sopravvivere al più atroce dei tradimenti, si è chiuso nel suo guscio, riuscendo perfino a "non ricordare" ciò che una donna/madre non può accettare senza diventare pazza.
Ma la cattiveria del mondo riuscirà a lacerare la corazza, a penetrare nella sua roccaforte e ad illuminare quelle stanze del cuore che erano volutamente rimaste chiuse, al buio.
Ma Gina nel mondo vuole credere ancora, le basta un gesto di umanità da chi è "straniero" come lei, non importa se nascosto dietro una tonaca senza fede o dietro la musica del violino di uno zingaro.
A Gina basta un mozzicone di rossetto, un cartoncino e due cassette di frutta capovolte per credere di poter ricominciare.
Credere, appunto.
La vita non la risparmia fino all'ultimo, negandole persino la possibilità di lasciare questo mondo che non la vuole...perché la morte, di fronte a tutto il suo coraggio, la sua tenacia, la sua forza interiore, arretra e non la riconosce.
Gina in fondo ha perso tutto, ma ha vinto.
Ed io la amo.