Dettagli Recensione

 
A cantare fu il cane
 
A cantare fu il cane 2017-04-20 15:27:49 cesare giardini
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
cesare giardini Opinione inserita da cesare giardini    20 Aprile, 2017
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una miriade di personaggi, cane compreso.

Arriva puntuale il nuovo romanzo di Andrea Vitali, la cui vena narrativa, bisogna dirlo, appare inesauribile. Bellano, sul lago di Como, nasconde personaggi straordinari, le cui vicende non cessano mai di divertire : questa volta per ben 167 capitoli (penso che sia un record), con una miriade di personaggi che ha reso indispensabile, per i lettori disattenti o smemorati, un elenco alfabetico, alla fine del romanzo, con tanto di cognome e nome (ma dove li pesca, così singolari ed evocativi !), parentele ed attività professionali. Siamo negli anni che precedono la seconda guerra mondiale, tutto inizia con una richiesta di aiuto per un tentativo di furto ( ma sarà poi vero?) nella casa di una agitata signora il cui marito è in Africa a combattere per la conquista del famoso posto al sole. Nell’appartamento della suddetta vive anche un ringhioso cagnetto, con la prerogativa di azzannare chiunque entri in casa, ad eccezione di persone conosciute nei confronti delle quali la bestiola si comporta in modo mansueto. Su questa caratteristica, vola il romanzo, capitolo dopo capitolo, battuta dopo battuta, equivoci e sorprese a non finire. E scorrono come al solito le figurine dei carabinieri, attivi e presenti più del solito, con l’inossidabile maresciallo Maccadò e la sua numerosa famiglia, moglie e quattro scatenati ragazzi, il vice Misfatti, protagonista di un’incredibile disavventura, i carabinieri semplici Grafico e Virgola, semplici e pure sempliciotti quanto basta, e poi prevosto e perpetua, e ancora un corrispondente del giornale provinciale, le suore del locale nosocomio, un’arguta nana che spia dalle persiane socchiuse ogni movimento sospetto, il figlio di un’altolocata famiglia che fugge di casa per arruolarsi in Spagna (ma da quale parte lo scoprirete !) e poi gente comune, frequentatori di bar e caffè locali …. Non manca neppure un circo itinerante la cui attrattiva principale è una conturbante bellezza esotica dalle mille sorprese … Ma è il vivace cagnetto che, alla fine, porterà alla luce la verità, mascherata da tentativo di furto con risvolti boccacceschi. Un Vitali vivace, ironico e pungente, che sembra vivere in simbiosi con i suoi personaggi ed il suo paese: se scrivesse in dialetto (mi pare di averlo già annotato) potrebbe diventare il Camilleri lombardo.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
I romanzi di Andrea Vitali
Trovi utile questa opinione? 
60
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente