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Il rischio di vivere
Erri è il protagonista del romanzo di Lorenzo Marone. Figlio di una coppia separata, è un uomo di mezza età, sposato e senza figli, restio da sempre ad esprime le proprie emozioni represse soprattutto a causa di un’infanzia a dir poco “travagliata”.
La storia di Erri è un po’ la storia di ognuno di noi, fatta di qualche rimpianto per le parole non dette o per un’occasione mancata. Uno degli aspetti più interessanti di questo libro sta nella lucida, e a volte cinica, analisi del rapporto di Erri con i suoi genitori. Raffaele Gargiulo, il tipico padre di famiglia vecchio stile, duro e distaccato agli occhi del figlio e Renata Ferrara, madre dal carattere rigido e che ha passato tutta la vita nel tener sotto il proprio controllo la sua vita e quella dei figli. Ma Erri è molto più di questo, Erri è un uomo che non ha mai combattuto per la propria opinione, non ha mai rischiato una scelta azzardata, non ha mai rischiato di fallire. Erri non ha mai scelto, è sempre stato spettatore non pagante della sua vita, ha sempre preferito che gli altri decidessero al posto suo.
Nel corso del romanzo il bimbo che ha vissuto la sofferenza della separazione dei propri genitori, quello che desiderava con tutto il cuore di ricevere una carezza da papà, un abbraccio dalla mamma, quello che si è sempre sentito vittima egli eventi lascia spazio ad un uomo che non ne può più di far decidere gli altri, di ingoiare bocconi amari e di star zitto anche quando la vita ti lascia senza parole. Uno degli insegnamenti più importanti che Erri trae dal suo passato difficile è che comunque vada ciò che sei ora dipenda dal passato, da ciò che hai fatto, ma che tipo di persona diventerai dipende solamente da quello che farai da questo preciso momento in avanti.
E’ impossibile non immedesimarsi con il protagonista. Ritengo che uno dei principali motivi che porta il lettore a divorare letteralmente le pagine del romanzo è quello di sapere se vi sarà riscatto, se Erri finalmente deciderà di vivere la propria vita prendendosi carico dei rischi; perché infondo lo sappiamo tutti, nella vita spesso si fallisce e quando cadi ti fai male; sta a noi, come al protagonista del romanzo, rialzarci e decidere se ciò che hai provato durante vale la pena per un nuovo tentativo.