Dettagli Recensione
Nol na disgrazia ke no sie inca na grazia
Dove porta la neve?
Nel racconto di Matteo Righetto, porta a provare sentimenti. Attraverso tre personaggi.
Dove porta la neve?
Porta Nora (“Ho amato la neve fino al 1951”) – la mamma di Carlo – a sfoderare la sua forza di “montanara” in una sfida per l’affermazione di un sogno. E a rievocare questa sfida sul letto di morte.
Dove porta la neve?
Porta Carlo – quarantottenne rimasto bambino (“Io ho una terza copia del cromosoma 21. Non te n’eri accorto?”) – al viaggio verso una Lapponia immaginaria, per conquistare un regalo per la mamma.
Dove porta la neve?
Porta Nicola – anziano indigente e dalla vita incompleta – a un incontro decisivo (“Capì che era proprio lui la persona giusta, l’anima candida, la vita alla quale dedicare finalmente qualcosa lasciando il segno di un gesto d’amore, un gesto riparatore”).
Giudizio finale: fiabesco, commovente, riparatore (“Nol na disgrazia ke no sie inca na grazia. Sai cosa vuol dire in lingua ladina?... Dietro ogni disgrazia si nasconde anche una grazia”).
Bruno Elpis