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Qualcosa
 
Qualcosa 2017-03-26 20:15:02 Saverio Fanigliulo
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Opinione inserita da Saverio Fanigliulo    26 Marzo, 2017

"Qualcosa " di fantastico!

"Qualcosa " di fantastico!Di Saverio Fanigliulo
La lettura del romanzo “Qualcosa” mi ha confermato la profondità di analisi e di pensiero della giovane scrittrice Chiara Gamberale relativamente al comportamento e alla condizione antropologica, culturale e psico - affettiva dell’uomo d’oggi.

Immergendosi piacevolmente nella lettura di “Qualcosa “, come in una favola, ci si ritrova ben presto in un mondo fantastico , costituito da personaggi originali, curiosi, GamberaleLibrobizzarri e intriganti che si muovono e agiscono in luoghi fiabeschi, colorati, suggestivi e incantevoli, in situazioni e contesti ambigui, sorprendenti, curiosi, allegri e stimolanti.

Non si creda però che questo libro, così avvincente, ben raccontato e illustrato , non ci induca a pensare in profondità alla nostra vita, alle nostre emozioni, alle nostre fragilità e ai falsi valori dominanti nella società attuale, anzi, ci fa riflettere sulla nostra ansia pseudo - adolescenziale di ricercare e rincorrere, in modo smisurato, falsi miti, relazioni inconsistenti e immature che ci deludono, ci deprimono e ci fanno star male, mettendo a rischio la nostra felicità e il nostro desiderio di aver voglia di vivere.

La protagonista del romanzo, la principessina “Qualcosa di Troppo”, fin da piccola , non sta mai ferma, eccessiva , esuberante , sempre al centro della scena, a tal punto da farla apparire fastidiosa e disturbante, specie agli occhi dei suoi coetanei,a quei “ragazzi abbastanza” che, accomunati da un modello comportamentale uniforme, preferiscono trascorrere il loro tempo su “smorfialibro”, in una normalità sconcertante , “chiusi “, restando in superficie , senza scendere in profondità, così come oggi, purtroppo, capita a tanti nostri giovani che trascorrono molto del loro tempo utile sui Social Network .

“Una di noi “, la regina, la mamma della principessa, l’essenza della vita , muore, lasciando un buco nel cuore in “Qualcosa di Troppo”, provocandole un immenso dolore e sconforto.

La mamma è "Una di Noi", papà è Qualcuno di Importante, gli altri sono soltanto " Qualcosa" ... Qualcosa di Buffo, Qualcosa di Blu, Qualcosa di Speciale, Qualcosa in Più, Qualcosa di Giusto ...

Come si può superare un evento così doloroso se nessuno ci viene incontro a sostenerci e a consigliarci ?

Come si può tentare di intraprendere un cammino di pace, di serenità e di felicità, senza tante pretese e senza assumere impegni troppo grandi ?

L’incontro e l’amicizia che si instaura fra “Qualcosa di troppo“ e “ il Cavaliere del Niente” aiutano la principessa a curvarsi su se stessa e a riflettere sulle esperienze e sulle relazioni d’amore inefficaci e unilaterali che vive con l’intento di colmare quel vuoto, quella insoddisfazione di fondo che avverte prepotentemente dentro di sé .

Così “il buco nel cuore” non si deve riempire troppo, sovraccaricarlo, bisogna consentire ai nostri affetti di entrare nel nostro cuore attraverso un passaggio segreto, bisogna essere consapevoli che “è il puro fatto di stare al mondo la vera avventura”.

Cerchiamo e cerchiamo l’amore , perché sentiamo “un’onda in pancia”: Qualcosa di Buffo, Qualcosa di Blu, Qualcosa di Speciale, Qualcosa in Più, Qualcosa di Giusto, ma dopo averli frequentati e sperimentati per brevi periodi ci accorgiamo che non è amore autentico, appassionato, profondo, che valga una storia, che valga la pena di vivere insieme.

“Il Cavaliere del niente” mette alla prova “Qualcosa di troppo”, le :

chiede di che colore sono gli occhi di “Qualcosa di Speciale”? Domanda a cui la principessa “innamorata” non sa rispondere!

Spinti dal desiderio di innamorarsi, spesso siamo noi stessi a proiettarci negli altri che però, dopo un po’, svaniscono, restando nel nostro cuore e nella nostra mente anonimi e insignificanti. L’amore è un sistema complesso , è un sogno dove ciascun partner non dà qualcosa di troppo, dà un po’ di tutto, senza però togliersi niente reciprocamente.

Fermarsi per riflettere, per cercare di capire, prendendosi tutto il tempo che serve prima di esplorare situazioni incerte, oscure, che possono far male.

Ritornano anche in “Qualcosa” temi ricorrenti nel romanzo “Adesso”: evitare che i pensieri affollino la nostra mente, prendersi tutto il tempo che occorre per chiarire, recuperando quel senso di pace che appaga e che dà serenità e gioia : respirare l’odore della terra, l’odore dei girasoli e del ciclamino, ascoltare il pipipì dei pettirossi, osservare una nuvola strana a forma di unicorno … non – fare , fischiettando.

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