Dettagli Recensione
La potenza è nulla senza controllo...
Che fatica...
Alla fine, ne vale forse anche la pena. Ma arrivare alla fine di quest'opera non è sforzo di poco conto.
Il romanzo poggia su un'idea forte, tesa a dipingere un quadro a tinte fosche di certe famiglie, di certi ambienti, di certa classe politica e dirigente. I personaggi si "schiudono" durante il romanzo in maniera via via sempre meno enigmatica e hanno, indubitabilmente anche il loro fascino. penso soprattutto a Michele che poco a poco diventa il punto di riferimento della vicenda.
In diversi punti poi l'autore è anche abile, mostra doti non indifferenti di stile di scrittura, originalità e sintesi.
Ma è la costruzione di questa storia che, a mio parere, nel tentativo di essere volutamente originale nella scansione degli eventi e nella esposizione, getta troppo spesso il lettore nello sconforto.
A volte non si capisce di chi stia parlando, in quale momento siano ambientate le situazioni che vengono descritte. C'è tutta una fatica che il lettore deve sostenere nella comprensione, un atto di fede verso l'autore che deve essere fatto in ragione (credo) dell'originalità del racconto.
Non mi capita spesso, ma ho avuto in diversi momenti la tentazione di mollare...
Peccato.
Comunque un Premio Strega che mi ha lasciato perplesso, molto perplesso...
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Elena
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