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Tristano muore
 
Tristano muore 2017-03-20 18:23:31 Mane
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mane Opinione inserita da Mane    20 Marzo, 2017
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Morfina, ricordi, dolori e sogni

Memori di Virginia Woolf e James Joyce, ci immergiamo in questo romanzo, che è puro stream of consciousness, ma più praticabile e meno accidentato dei percorsi dei pionieri della suddetta tecnica narrativa.

Siamo dentro al testamento di una vita dettato in presa diretta ad uno scrittore di successo, venuto da lontano, chiamato appositamente per adempiere al compito di mettere nero su bianco le memorie di un uomo prossimo alla morte, Tristano appunto.

Scorre il flusso dei pensieri di Tristano sotto l’orecchio attento dello scrittore e del lettore stesso, come una lunga ballata che mescola sogni, realtà e reminiscenze, che a tratti si incupisce con i ricordi della guerra, mentre a tratti si illumina del bagliore del volto di una donna… Una danza incastonata in un tempo inafferrabile, scandito dai riti della domestica Frau e dalle somministrazioni di morfina che lenisce le sofferenze al prezzo del sopore.

Eppure quest’uomo nel suo rito d’addio non è melancolico, non è affranto, disperato, come forse ci si potrebbe prefigurare, è invece brioso, incalzante, orgoglioso, canzonatorio verso tutto e perfino autoironico, carico di squarci di riflessioni filosofico-esistenziali, pregno di domande seppur parco di risposte.

- “perché, perché, perché. Sei venuto fin qui per sapere i perché della vita di Tristano. Ma nella vita non ci sono i perché, non te l’hanno mai detto? ... perché scrivi? O tu sei di quelli che cercano i perché, che vogliono mettere tutte le cose al loro posto? ...” –

Solo il finale si tinge delle tonalità amare e struggenti tipiche dei commiati e dei rimpianti…

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Commenti

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Pensavo si trattasse di un libro 'minore' di Tabucchi, sicuramente grande scrittore. La tua bella analisi, Michele, mi fa capire invece che si tratta di un libro che merita la lettura.
In risposta ad un precedente commento
Mane
21 Marzo, 2017
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Sono onorato dei tuoi complimenti Emilio, grazie davvero.
Tabucchi mi è rimasto impresso dopo la lettura di "Sostiene Pereira",
diventato uno dei miei libri preferiti.
Devo dire che "Tristano muore" non viene meno alle aspettative,
sia per la scelta originale dell'espediente del flusso di coscienza, sfruttato magistralmente,
sia per le acute riflessioni trasparenti attraverso la voce narrante di Tristano.
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