Dettagli Recensione

 
A cantare fu il cane
 
A cantare fu il cane 2017-03-09 18:02:10 Vita93
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Vita93 Opinione inserita da Vita93    09 Marzo, 2017
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Al lupo ! Al lupo !

“ A cantare fu il cane “ è l’ ultimo romanzo di Andrea Vitali, medico originario di Bellano e scrittore di straordinaria prolificità. Si pensi ad esempio che nel 2014 l’ autore è riuscito nell’ impresa di pubblicare sette libri.
Non è stato il mio primo incontro letterario con Vitali, di cui avevo già letto il simpatico “ Galeotto fu il collier “.
L’ ambientazione è la medesima, la graziosa Bellano degli anni ‘30 immersa in un’ insopportabile calura estiva che neanche il vicino Lago di Como riesce a stemperare.

“ Al ladro ! Al ladro “. Il grido di Emerita Panicarli, residente in via Manzoni, irrompe nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1937. Poco dopo il maldestro e noto delinquente locale Serafino Caiazzi viene acciuffato dalla guardia notturna Romeo Giudici in seguito ad uno scontro fortuito.
Cosa ci faceva il Caiazzi nei paraggi di casa Panicarli proprio quando quest’ ultima gridava “ al ladro “ ? Possibile che abbia cercato di addentrarsi in quella casa che tutti sanno essere presidiata da un temibile e vigile cane bastardino pronto ad azzannare chiunque non sia della famiglia ?
Sembra un caso di facile risoluzione per il maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò. Una ghiotta occasione per l’ ampolloso corrispondente del quotidiano locale Fiorentino Crispini, da tempo a secco di articoli significativi.
A complicare la situazione la scomparsa del giovane paesano Filippo Buonavigna e la presenza temporanea del Circo Astra, la cui fama è dovuta alla conturbante escapologa eritrea Omosupe.

Anche stavolta, il romanzo di Vitali è garanzia di genuino divertimento.
I capitoli brevissimi, l’ ambientazione paesana e una galleria variopinta di personaggi più o meno pettegoli e intrecciati tra loro accompagnano rapidamente il lettore al termine della seppur non breve lettura ( 416 pagine ) con il sorriso perennemente stampato in faccia.
Personaggi comuni in cui ognuno di noi si riconosce almeno parzialmente, testimoni e attori di una piccola realtà paesana dove, specialmente all’ epoca, ognuno sapeva veramente tutto di tutti.

Le vicende narrate sono cariche di garbato umorismo e a sorprendermi di Vitali è ancora una volta l’ abilità nel sapere raccontare una storia, qualunque essa sia. Non meno rimarchevole è la capacità di utilizzare un lessico dalla particolare punteggiatura, frenetico e rapido, impreziosito di alcuni vocaboli desueti e per questo ancora più simpatici.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
190
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca