Dettagli Recensione
Originale
Un romanzo originale e colto, una storia d’amore raccontata attraverso la lente d’ingrandimento delle neuroscienze, che ci racconta teorie scientifiche come la nascita delle emozioni, quelle forze che ci fanno agire in modo automatico e vengono trasformate dal cervello in esperienza. “Le esperienze vanno a comporre la memoria. Noi siamo le nostre emozioni.” O come il carattere sia il nostro vero destino. Poi ci sono le descrizioni delle nevrosi, il diario dei giorni che verranno, le relazioni d’amore malato, il flusso dei pensieri da un cervello all’altro e man mano si definisce, il vero fulcro narrativo che è il confine tra il sogno e la veglia. L’idea centrale, l’invadenza dei sogni nella vita reale. Una presenza così ingombrante da rendere difficile la vita al protagonista: “I sogni possiedono tutta la forza della comunicazione non verbale. Tutto ciò che filtra dalle feritoie del nostro subconscio non lo elabora la nostra ragione, ma lo troviamo là, nella culla d’acqua, dove affoghiamo i ricordi scomodi.” La storia è interessante e originale: un uomo che vede la realtà con gli occhi della sua professione di sceinziato, l’amore per una donna malata, il dramma che entra nella sua vita e diventa inaccettabile al punto da farlo rifugiare nei sogni che poi diventano la sua malattia. La costruzione del testo con anticipazioni e flashback è coerente e s’intravede l’obiettivo di condividere con il lettore la sensazione dell’alternanza sogno-veglia che in un convincente crescendo diventa la dominante del libro. E poi, tre donne: Anouche, Sara e Nina, diversissime tra loro, ma in grado di compensarsi. Anouche e Nina in più occasioni agiscono specularmente nei litigi, nelle malattie vere o false, come se Nina fosse la versione positiva di Anouche. Sara, la terza, non riesce ad emozionare il protagonista e purtroppo per lei, non riesce ad essere essere diversa da quello che è. e non entra mia nella sfera emotiva del protagonista cerca un sentimento che il lui non c’è e si sforza di creare la normalità di una relazione su basi troppo fragili, trovo banale che di professione faccia proprio la restauratrice. La mescolanza tra neuroscienza e scrittura è originale e dà un sapore molto letterario a quella che di fatto è una storia d’amore malato. La conclusione svolge il ruolo di ricostruzione dei fatti precedenti e dei dettagli seminati tra le righe e prende il posto della spiegazione finale come in un racconto giallo. Il tutto si potrebbe sintetizzare così: Alla presentazione di un libro, uno studioso di neuroscienze conosce Anouche, giovane scrittrice afflitta da continue nevrosi. I due s’innamorano e iniziano un’intensa relazione, ma l’annuncio di una gravidanza fa vivere alla donna un momento di profonda vulnerabilità, e gli avvenimenti che ne seguono interrompono il loro rapporto. Rimasto solo, l’uomo attraversa un periodo di sogni angosciosi, che lo portano sempre più spesso a confondere lo stato di veglia con quello di sonno. Giunto a Cuba per incontrare il fondatore del movimento letterario dei Narratori dell’Invisibile, si imbatte nella bellissima Nina con la quale, dopo qualche esitazione, decide di trasferirsi su una piccola isola. Qui l’invadenza dei sogni aumenta fino a rendere impossibile distinguere la realtà dall’allucinazione…