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Il cielo è rosso
 
Il cielo è rosso 2017-02-06 07:11:23 joannes88
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
joannes88 Opinione inserita da joannes88    06 Febbraio, 2017
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La perduta gente

Anno 1944. Le bombe riducono a un cumulo di macerie la città di Treviso, che per interi giorni continua a crollare e bruciare, alzando colonne di fumo e tingendo il cielo di rosso fuoco.

Chi legge Il cielo è rosso di Giuseppe Berto ne rimane segnato. E’ un romanzo che scava a fondo nell’anima e che col suo stile asciutto ma carico di sentimento si legge tutto d’un fiato. La durezza della miseria, raccontata con crudo realismo, fa da sfondo alla storia di quattro ragazzi (Daniele, Tullio, Carla e Giulia) che dopo il bombardamento della loro città si trovano senza famiglia a dover affrontare un mondo cupo e miserabile, dove “la gente non aveva altro scopo di vivere che quello di procurarsi il cibo per non morire”.

Daniele, timido ed introverso, fugge dal collegio dopo la morte dei suoi genitori e vagando smarrito tra le macerie della città trova Tullio, un ragazzo disinvolto che ruba per vivere. Assieme a quest’ultimo, in un’abitazione di fortuna nascosta in mezzo alle rovine, ci sono Carla e Giulia, cugine, ma così diverse tra loro. Carla è esuberante, spesso irriverente. Giulia a suo confronto appare così ingenua ed insicura. Daniele viene accolto nella loro dimora e la sua vita non sarà più come prima.

Una storia di amicizia e d’amore, dove i caratteri e le emozioni dei quattro personaggi sono tratteggiati dalla penna dell’autore con mirabile sensibilità. Il destino di questi ragazzi, la loro esistenza semplice ma non banale, l’intreccio dei sentimenti che li lega fin dal principio della loro convivenza non possono in alcun modo lasciare indifferente il lettore, che è anzi spinto a sperare, assieme ai giovani protagonisti, nell’arrivo “del grande giorno in cui il bene sarebbe venuto sulla terra per tutti gli uomini”, cancellando ingiustizie e miseria. Ma arriverà mai questo “grande giorno”? Si può davvero avere fede nell’umanità?

Il cielo è rosso è un libro drammatico che scombussola, lasciando nell’animo un senso di vuoto e una grande amarezza.

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Commenti

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Mi ritrovo perfettamente in questa tua recensione. Lessi "Il cielo è rosso" ormai millanta (ahimè!) anni fa, ma mi è rimasto nel cuore con la stessa intensità di allora. Sarà stato il momento in cui lo lessi, l'età che avevo allora (più influenzabile, indubbiamente), ma ho amato sopra ogni dire quei quattro ragazzini sperduti in una realtà crudele, sino ad infatuarmi del personaggio di Giulia. Il libro di Berto resta, tutt'ora, uno dei miei preferiti.
In una mia ipotetica recensione avrebbe meritato 5 stelle piene su tutto, insidiato da pochi altri al top della mia classifica personale.
Grazie per le tua recensione che me lo ha riportato alla memoria.
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joannes88
09 Febbraio, 2017
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Grazie a te per il bel commento.
In risposta ad un precedente commento

24 Febbraio, 2017
Segnala questo commento ad un moderatore
Non posso che essere d'accordo con te. Ho letto il libro di Berto quando ero ragazzino, primi anni sessanta, consigliato da mai madre. Da buon trevisano ho riconosciuto tutti i luoghi descritti nel libro, anche se con nomi diversi. E a quei tempi si vedevano ancora i segni del bombardamento, ben impressi nella mia mente ( sono nato dopo, nel '51, per fortuna ). Ho ritrovato il libro pochi anni fa, quando morti i miei genitori, ho venduto la casa e ritrovato il libro. Riletto direi con ansia e quasi dolore. Lo conservo. Ho cercato e trovato con grande difficoltà il film omonimo tratto dal libro, del 1950, ( un dvd tratto da Rai due di non so quale anno ! ) con una straordinaria Anna Maria Ferrero nella parte di GIulia. Ma come spesso accade il libro è decisamente un'altra cosa !
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