Dettagli Recensione

 
Il giardino dei Finzi Contini
 
Il giardino dei Finzi Contini 2017-01-28 13:00:05 Belmi
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Belmi Opinione inserita da Belmi    28 Gennaio, 2017
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Juden sind dappertutto unerwünscht

Tutto inizia con un ricordo e da lì si ritorna al passato, un passato di cui la memoria serba ancora molto. In queste giornate dedicate alla Memoria ho deciso di accostarmi a una lettura che ne fosse sia rappresentativa ma anche differente dalle altre. Questo romanzo ha reso il servigio per cui l’avevo scelto.

Siamo a Ferrara e il nostro protagonista nonché io narrante, racconta la sua giovinezza e come la sua vita sia cambiata nel momento in cui essere un ebreo, è diventato qualcosa di scomodo, d’indesiderabile.

Quando le leggi razziali incominciano a far “cambiare” stile di vita agli ebrei, un gruppo di ragazzi si ritrova nel giardino della villa Finzi-Contini, lì dove i cambiamenti non sembrano arrivare e fra una partita di tennis e l’altra sono molti gli argomenti su cui si discute e diverse le opinioni in merito.

Bassani in quel giardino racchiude un gruppo eterogeneo; c’è chi vive non pensando a quello che succede intorno, chi pensa che i comunisti siano i migliori, chi pur essendo ebreo si è iscritto al partito. Ma con il passare del tempo tutti più o meno sono consapevoli che quella è l’ultima stagione che potranno passare così e il tempo purtroppo gli darà ragione.

Già dalle prime pagine sappiamo l’epilogo della storia ma questo “memoriale” rimane comunque davvero toccante. In Alberto all’inizio avevo trovato un degno protagonista per gli indifferenti di Moravia “Infatti riapparve subito, e adesso, seduto davanti a me, nella poltrona da cui lo avevo veduto ritrarsi su poco prima con una lievissima ostentazione di fatica, forse di noia, mi considerava con la strana espressione di simpatia distaccata, oggettiva, che in lui, lo sapevo, era il segno del massimo interesse per gli altri del quale fosse capace”, per poi ricredermene dopo poco.

Bassani tocca argomenti importanti, si passa dalla letteratura all’amore, dall’essere rispettabili a diventare indesiderabili, dalla speranza che Mussolini non sia come Hitler. Il suo libro è una perla rara; delicato, puro e non violento ma chiaro e diretto. Uno stile, il suo, aulico ma al tempo stesso semplice. Anche con delicatezza il messaggio arriva e anche molto chiaro.

Vi lascio con questa frase:

“Dunque, come dicevo, quella mattina mi era venuta la bella idea di passarla in biblioteca. Senonché avevo avuto appena il tempo di sedermi a un tavolo della sala di consultazione e di tirar fuori quanto mi occorreva, che uno degli inservienti, tale Poledrelli, un tipo sui sessant’anni, grosso, gioviale, celebre mangiatore di pastasciutta e incapace di mettere insieme due parole che non fossero in dialetto, mi si era avvicinato per intimarmi d’andarmene, e subito”.

Buona lettura!

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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Bella presentazione, Federica.
Anch'io amo molto questo libro. Addirittura, a Ferrara, ho cercato di individuare il luogo che ha ispirato il "giardino", il parco di casa Finzi Contini (e sono quasi convinto di averlo trovato).
Ti segnalo, su Bassani, un recentissimo libro scritto dalla figlia Paola : "Se avessi una piccola casa mia".
siti
29 Gennaio, 2017
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Grazie Federica per il bel commento. Ti consiglio di leggere tutta la produzione di Bassani, grande narratore.
Rollo Tommasi
29 Gennaio, 2017
Ultimo aggiornamento:
29 Gennaio, 2017
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Bellissimo libro, che ho letto molto tempo fa e che - forse per il fatto di aver vissuto a Ferrara per quasi tre anni - associo a luoghi e colori inconfondibili. Bella segnalazione.
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Belmi
30 Gennaio, 2017
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Grazie Emilio per la segnalazione, mi segno il titolo.
Federica
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Belmi
30 Gennaio, 2017
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Grazie Laura, è il primo libro ma sicuramente non sarà l'ultimo di questo autore. Cosa mi consigli?
Fede
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Belmi
30 Gennaio, 2017
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Grazie Rollo, questo libro ha colpito anche me.
Federica
In risposta ad un precedente commento
siti
30 Gennaio, 2017
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Ciao Fede, penso ti possano piacere "Dietro la porta" e "Gli occhiali d'oro", a me sono piaciuti tanto.
In risposta ad un precedente commento
Belmi
01 Febbraio, 2017
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Grazie mille!! Titoli segnati ;-)
Fede
8 risultati - visualizzati 1 - 8

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