Dettagli Recensione
Ciò che resta del tempo
Questa è la storia di Fabio e Max, amici di una vita in una Arezzo meravigliosa. E’ la storia di un’amicizia costruita nel tempo, fatta di musica, vino e ironia. Dopo una lunga pausa di quasi trent’anni, in cui ognuno ha condotto la sua vita in continenti diversi, i due si rincontrano come nulla fosse successo. Tutto ricomincia, ma il tempo è passato e qualcuno ha sofferto. Un romanzo che è un intreccio di storie che si snodano fra i vicoli di una città, al bancone di un bar, fra i muri di un appartamento, ma anche di storie che si possono raccontare perché da sempre conservate nei profondi abissi della memoria. Non mancano riflessioni sulla vita e il suo contrario, che tanto spaventa, sopratutto quando sei in attesa di una diagnosi. Fra le righe però emerge forte la consapevolezza che l’amore ti salva: che sia per una donna, che sia per un cane.
E' un racconto che si legge in un attimo, dallo stile non comune com'è quello di Scanzi. Si ride, si impara ad apprezzare un numero esorbitante di cose e viene quasi la voglia di vedersi catapultati ad Arezzo, seduti ad un tavolo con gli amici di una vita e bevendo il miglior vino rosso di sempre.