Dettagli Recensione
la soliudine de numeri tristi..
Romanzo triste, molto triste, raccontato in maniera "ermetica" ma essenziale, da uno scrittore giovanissimo, che senza girarci troppo con mielose parole ha descritto l'infelicità dei due protagonisti principali e di tutti gli altri protagonisti secondari, genitori inclusi. Triste l'inizio e triste il finale, di mezzo ci sta la storia, toccante fino in fondo, da sciogliere il cuore e qualche lacrima, e non esiste via di mezzo, perchè questo romanzo o si ama o si odia.
Famiglie benestanti, un pò troppo superficiali non concretizzano che al povero Mattia serviva un neuropsichiatra infantile prima ed uno psicologo dopo, quanto ad Alice, prima il padre poi la madre non capiscono il suo disturbo anoressico, in ultimo il giovane e bello oncologo Fabio si accorge del problema solo dopo tre anni di matrimonio. Ebbene malgrado tutto, questa tristezza l'ho amata, la storia è ben scritta, la lettura è fluida e a tratti i protagonisti si intrecciano e si sfiorano in punta di piedi per poi respingersi, come i poli opposti di una calamita, come solitari numeri primi statici e malinconici.