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Non dura… Se ne va
L’imperfetta meraviglia (“Perché la meraviglia è imperfetta?... Perché non dura… Se ne va. Insieme allo stupore, la curiosità, l’attenzione millimetrica, il divertimento, il piacere, la gioia che conteneva”) è una gelateria: da qui (“I frigoriferi vetrati, il pastorizzatore, il mantecatore, i tinidi maturazione, l’abbattitore”) parte Andrea De Carlo per impiantare la love-story tra una rockstar (Nick Cruickshank) e Milena, una donna che fa del gelato una vera e propria arte.
A lui non mancherebbe proprio nulla, neppure il volo a vela (“Nick Cruickshank chiude la capottina, blocca le cinture di sicurezza, controlla i serbatoi del ballast, ancora barra e pedaliera, mette i trim in posizione di decollo, chiude e blocca i diruttori. Verifica gli strumenti… anemometro, variometro, altimetro a due lancette, virosbandometro, bussola magnetica”). Neppure una moglie creativa (“Il pop a colori super-saturati delle creazioni in Anti-pelle di Aileen”). Né gli alpaca nel parco della villa provenzale.
Lei è in procinto di procreare, soprattutto per il volere della volitiva compagna. Ma la relazione saffica sta diventando una prigione di ruoli.
E la casetta nel bosco è lì e aspetta i due, che sembrano calamitati l’uno verso l’altro. E sarà teatro dell’esplosione di un amore a tinte forti (notevole la doppia scena di sesso orale, descritta nello stile angelicato di De Carlo).