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La scuola cattolica
 
La scuola cattolica 2016-10-25 08:24:48 CortaZur
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
CortaZur Opinione inserita da CortaZur    25 Ottobre, 2016
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Nascere maschi è una malattia incurabile

Indiscutibilmente la prima cosa che salta all’occhio è la dimensione del libro, alquanto voluminoso. D’altronde se pubblichi uno tra i romanzi più lunghi mai pubblicati in Italia, con le sue (quasi) 1300 pagine, sai che andare incontro al successo del grande pubblico potrebbe essere più complicato del solito. Poi succede che il libro diventa vincitore del premio Strega 2016, ed ecco probabilmente qualche scalatore in più proverà ad affrontare questa montagna di pagine per avere la sua giusta ricompensa.

La storia centrale, intorno alla quale si dipana La scuola cattolica (ma che in realtà solo viene sfiorata a tratti), è quella famosa del delitto del Circeo. In quel delitto si scoprì in seguito la partecipazione di tre ex alunni della scuola cattolica San Leone Magno. Albinati prende spunto da questo fatto di sangue, e a ritroso riavvolge il nastro della sua memoria per raccontare cosa fosse l’educazione impartita agli scolari di una scuola cattolica, come fosse l’adolescenza e la vita per un ragazzino in quegli anni.

Non solo educazione quindi ma anche sessualità e omosessualità, significato di essere maschio, famiglia, sociologia con profonde analisi sulla borghesia di quegli anni e analisi sulla religione e ancora riflessioni, pensieri e approfondimenti su molteplici temi caldi in quell’epoca e in realtà anche ai giorni nostri; il tutto visto attraverso un microscopio, come un vero scienziato dei costumi dell’epoca.
Un libro che ha richiesto dieci anni di scrittura e a causa del quale Albinati ha dovuto fare i conti con la sua vita, andando a scavare profondamente nella sua coscienza, riportandola a galla, denudandosi e mostrandosi senza difese al pubblico e soprattutto a se stesso.



Albinati, quasi come se mostrasse una sorta di pietà per chi sta leggendo, permette al lettore di saltare alcuni capitoli di approfondimento, dove un particolare tema viene sviscerato e analizzato, così da poter mantenere il filo della storia principale. A volte la scrittura, per quanto stilisticamente bella e ricca, diventa pedante e troppo prolissa.

Un libro sull’educazione scolastica, sulla borghesia, sulla società italiana e sul mondo maschile e in fin dei conti sulla vita che ci fa capire profondamente cosa rende un ragazzo un uomo e i vari percorsi possibili che ne risultano.

Una lettura che richiede uno sforzo, probabilmente indirizzata maggiormente a un target di over cinquantenni, i quali troveranno più semplice immedesimarsi nei personaggi e nelle situazioni descritte; per tutti gli altri sarà un tuffo nella storia recente italiana che arricchirà i lettori abbastanza motivati da portarlo a termine.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
perché leggerlo? Semplicemente per essere meno ignoranti sul perché gli italiani sono così, sul perché i maschi sono e diventano maschi, sul perché certi meccanismi sociali funzionano in una maniera piuttosto che in un’altra e più in definitiva perché è un libro scritto bene: è un libro che parla della vita.
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Commenti

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Bella recensione, Massimiliano.
Sono alquanto diffidente sui Premi Strega degli ultimi anni. Pertanto non l'ho letto. Le motivazioni di lettura che espliciti sono abbastanza convincenti, ma al momento non sono sufficientemente motivato io per affrontare così tante pagine.
In risposta ad un precedente commento
CortaZur
26 Ottobre, 2016
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Grazie Emilio.
L'ho letto prima che vincesse il premio, affrontandolo come una sfida per il mio intelletto e per dirmi si posso finire un mega libro impegnativo come questo, La storia del delitto del CIrceo mi ha adescato ma come spiegavo sopra non occupa che poche pagine.
Unico consiglio che posso dare e` di leggelro in ebook, la versione cartacea e` sfiancante per le braccia e intrasportabile.
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